Il Consiglio Agcom ha rilevato in più casi un discostamento rispetto ai parametri fissati dalle norme nell’ambito dell’esame dei primi dati di monitoraggio (periodo 22 luglio-2 agosto) della campagna elettorale. L’Autorità ha rivolto un richiamo a tutta l’emittenza radiotelevisiva affinché sia garantita la piena applicazione sulla legge della par condicio, avendo riguardo anche alla rappresentazione di genere. L’Autorità ha inoltre richiamato la Rai, in merito alla vicenda relativa alla rassegna stampa del Tg1 del 3 agosto, a garantire la correttezza e l’imparzialità dell’informazione con specifico riguardo al ruolo dei conduttori.
«VISTI gli esposti pervenuti in data 3 agosto 2022 da parte dei componenti della Commissione per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi del Gruppo LEGA Salvini Premier, per la presunta violazione dei principi in materia di par condicio e pluralismo informativo durante la campagna elettorale (prot. n. 0239305 del 3 agosto 2022 e prot. 0239277 del 3 agosto 2022), in particolare, la violazione dell’art. 5, commi 2 e 3 della legge 28/2000 nella trasmissione “Rassegna stampa”, andata in onda il 3 agosto 2022 alle ore 07.00, nell’ambito di uno scambio di battute fra la conduttrice Elisa Anzaldo e il condirettore del Corriere dello sport Alessandro Barbano, in merito al presunto cambio di fede calcistica dell’On. Giorgia Meloni, in questi termini “Se peccato è, in questo caso non è il peggiore peccato di Giorgia Meloni” … “Ce ne sono tanti altri”, accompagnate da una risata»,
si legge nella nota, l’AGCOM, richiama
«Radiotelevisione italiana S.p.A. affinché nei programmi di informazione, ivi comprese le rassegne stampa, venga garantito un rigoroso rispetto dei principi del pluralismo, dell’imparzialità, dell’indipendenza, della completezza, dell’obiettività e della parità di trattamento fra i diversi soggetti politici in tutto il periodo di campagna elettorale. Di tale provvedimento deve essere data menzione nell’ambito di una analoga edizione della rassegna stampa del TG1 delle ore 7:00. Il presente provvedimento può essere impugnato innanzi al Tar del Lazio entro sessanta giorni dalla sua notifica. La presente delibera è notificata ai soggetti esponenti di cui in premessa, alla concessionaria del servizio pubblico radiofonico televisivo e multimediale, è pubblicata sul sito web dell’Autorità ed è trasmessa alla Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi».