Il microbiologo Andrea Crisanti sarà candidato capolista per il Partito democratico nella circoscrizione Europa.
Elezioni, Letta: potevo imporre ‘miei’ ma Pd è comunità
“Potevo imporre persone “mie’ ma non l’ho fatto perché il Partito è comunità”. È un passaggio dell’intervento del segretario del Pd, Enrico Letta parlando delle scelte fatte con le liste elettorali, durante la Direzione del partito.
Elezioni, liste Pd: Letta capolista Camera Veneto e Lombardia, Cottarelli Senato Milano
Il segretario del Partito democratico Enrico Letta sarà capolista alla Camera in Lombardia e Veneto. E’ quanto è emerso durante la direzione nazionale del Pd. Carlo Cottarelli sarà invece candidato capolista per il Senato a Milano. Il microbiologo Andrea Crisanti sarà capolista in Europa. Ci sono poi 4 giovani under 35 capolista: Rachele Scarpa, Cristina Cerroni, Raffaele La Regina, Marco Sarracino.
Pd: Cottarelli capolista al Senato a Milano
Carlo Cottarelli sarà candidato per il Pd come capolista al Senato a Milano. È quanto si apprende da fonti Dem in vista del voto del 25 settembre
Pd, Letta: volevo ricandidare tutti uscenti ma impossibile
“Avrei voluto ricandidare tutti i parlamentari uscenti. Impossibile per il taglio dei parlamentari ma anche per esigenza rinnovamento”. Così riferiscono fonti del Pd, il segretario Dem Enrico Letta si è rivolto alla
direzione del partito.
Verini (Pd): “Fare le liste è sempre laborioso”
“Fare le liste è sempre una cosa laboriosa, ma siamo il primo partito che le sta definendo”. Lo dice parlando il deputato del Partito democratico Walter Verini, commentando gli slittamenti della Direzione nazionale Pd che deve definire le candidature. “E’ Ferragosto ma gli italiani meritano risposte vere, lavoro, imprese, più giustizia sociale e fiscale, scuola e ambiente. E’ questa la nostra campagna elettorale fin da subito”, aggiunge.
Stefano: ho lasciato Pd per coerenza, da Letta flop strategia
“Ho riconsegnato la tessera del Pd per rimanere coerente con i miei valori e con le mie idee. Enrico Letta è responsabile di una strategia politico-parlamentare fallimentare cominciata con l’arenamento del ddl Zan e proseguita con la miopia avuta durante le convulse elezioni del Quirinale, dove il suo alleato per la pelle Giuseppe Conte si era messo d’accordo con Salvini”. A dirlo è il senatore Dario Stefano, senatore e presidente della commissione Politiche Ue parlando del suo addio al Pd a Radio Radicale.