(Agenzia DIRE) “Sì, sono candidato. Domani avrò tutte le coordinate”. Così Giulio Tremonti conferma a ‘Mezz’ora in più’ di essere candidato con Fratelli d’Italia. L’ex ministro dell’Economia, un lungo trascorso in Forza Italia, intervistato da Lucia Annunziata avvisa: “Bisogna preparare gli italiani a quello che succederà, temo eventi non positivi“, a proposito della ripresa a settembre e del modo in cui la spesa energetica inciderà sui bilanci delle famiglie.
LA PROPOSTA DI TREMONTI SULLE BOLLETTE
Per evitare un autunno pesantissimo per le tasche degli italiani, Tremonti illustra la sua ricetta: “Togliere la tassazione sull’energia, in particolare ai redditi più bassi, e poi intervenire sulla speculazione, perché su questo – osserva – non viene fatto abbastanza”.
Per Tremonti il decreto sugli extraprofitti “doveva dare dieci miliardi ma ne ha dato uno solo e non ne darà più di uno solo, perché un decreto sbagliato“. L’economista sottolinea che, al contrario, “togliere le bollette alle povere persone è fattibile“.
Fratelli d’Italia fa quadrato intorno a Meloni: “Indecente è Letta che fa entrare i migranti”
(Agenzia DIRE) I parlamentari di Fratelli d’Italia si stringono attorno alla loro leader. Alle accuse piovute addosso a Giorgia Meloni che ha postato sui social il video dello stupro di Piacenza, il partito della destra sceglie come miglior difesa l’attacco. Al segretario del Pd, Enrico Letta, che ha definito “indecente” la decisione di Meloni di pubblicare le immagini della violenza sessuale su Facebook, risponde direttamente il deputato Federico Mollicone. “A Letta diciamo che indecenti sono le politiche sull’immigrazione del Partito Democratico che fa entrare in Italia migliaia di immigrati con la finta definizione di richiedenti asilo – sostiene Mollicone – e li lascia per strada come animali in preda agli istinti primari”.
Il deputato Galeazzo Bignami, invece, anche in questo caso, evoca la tesi dei “due pesi e due misure” della sinistra. Il deputato FdI dice che “il Pd non si faceva scrupoli solo pochi giorni fa nel condividere le foto in chiaro della tragica uccisione dell’ambulante Alika a Civitanova Marche. E mentre il presidente di Fratelli d’Italia ha immediatamente condannato sia l’uccisione dell’uomo che lo stupro ai danni della donna ucraina – prosegue – Enrico Letta e i suoi seguaci non hanno speso una sola parola per condannare la violenza sessuale di Piacenza e si perdono in fiumi di parole per contestare strumentalmente Giorgia Meloni, così da coprire il fallimento delle loro politiche migratorie”.