(Agenzia DIRE) Il Garante della Privacy in una nota ha fatto sapere che in “riferimento alla diffusione del video relativo all’episodio di violenza sessuale di Piacenza- lunedì 22 agosto ha avviato -un’istruttoria per accertare eventuali responsabilità da parte dei soggetti che a vario titolo e per finalità diverse vi hanno proceduto e avverte tutti i titolari del trattamento a verificare la sussistenza di idonee basi giuridiche legittimanti tale diffusione. Il Garante si riserva di adottare eventuali provvedimenti di sua competenza”.
Il video in questione mostra una violenza brutale, vittima una donna, 55enne di nazionalità ucraina. L’aggressore è un 27enne ghanese. Lo stupro, in pieno giorno, è stato fermato – e l’uomo arrestato – grazie all’intervento della polizia, allertata da un residente.
L’episodio è entrato in campagna elettorale quando la leader di FdI, Giorgia Meloni, ha deciso di condividere sui social in video, provocando lo sdegno di Enrico Letta che a Radio24 ha dichiarato: “Il video postato da Meloni su uno stupro è indecente e indecoroso. Invito tutti a fare una campagna elettorale sui confronti, non si può essere irrispettosi dei diritti delle persone“. Ad attaccare Meloni, tra gli altri anche Carlo Calenda che ha parlato di “atto immorale”.
Fratelli d’Italia fa quadrato intorno a Meloni: “Indecente è Letta che fa entrare i migranti”
(Agenzia DIRE) I parlamentari di Fratelli d’Italia si stringono attorno alla loro leader. Alle accuse piovute addosso a Giorgia Meloni che ha postato sui social il video dello stupro di Piacenza, il partito della destra sceglie come miglior difesa l’attacco. Al segretario del Pd, Enrico Letta, che ha definito “indecente” la decisione di Meloni di pubblicare le immagini della violenza sessuale su Facebook, risponde direttamente il deputato Federico Mollicone. “A Letta diciamo che indecenti sono le politiche sull’immigrazione del Partito Democratico che fa entrare in Italia migliaia di immigrati con la finta definizione di richiedenti asilo – sostiene Mollicone – e li lascia per strada come animali in preda agli istinti primari”.
Il deputato Galeazzo Bignami, invece, anche in questo caso, evoca la tesi dei “due pesi e due misure” della sinistra. Il deputato FdI dice che “il Pd non si faceva scrupoli solo pochi giorni fa nel condividere le foto in chiaro della tragica uccisione dell’ambulante Alika a Civitanova Marche. E mentre il presidente di Fratelli d’Italia ha immediatamente condannato sia l’uccisione dell’uomo che lo stupro ai danni della donna ucraina – prosegue – Enrico Letta e i suoi seguaci non hanno speso una sola parola per condannare la violenza sessuale di Piacenza e si perdono in fiumi di parole per contestare strumentalmente Giorgia Meloni, così da coprire il fallimento delle loro politiche migratorie”.