Per Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, il prezzo del gas sopra i 300 euro a Megawattora e quello dell’elettricità oltre i 700 euro sono “sorprendenti. Ma ormai è un anno che la spirale rialzista non si ferma. Bisogna forse prendere atto che i mercati ci vedono meglio” dice in un’intervista al Messaggero. “Danno per scontato che la Russia bloccherà i transiti – spiega – Per questo inverno il prezzo che è disposto a pagare al margine il consumatore per non rimanere senza energia, è ben superiore a 700 euro per l’elettricità e 300 per il gas”.
Energia, Scaroni: tetto al prezzo del gas è irrealizzabile
Il tetto al prezzo del gas “è irrealizzabile, perché non lo vogliono i Paesi del Nord né il mercato, che alla fine comanda. L’Europa dovrebbe pensare soprattutto ad una politica energetica per il futuro, per evitare di avere i prezzi più alti di tutti anche quando la crisi sarà superata”. Lo dice in un’intervista alla Stampa Paolo Scaroni, per dodici anni alla guida di Eni ed Enel e oggi deputy chairman di Rothschild. Il manager si aspetta un inverno di grandi sacrifici economici “ma non credo che il metano mancherà” precisa.
Energia, Bonomi: emergenza nazionale, subito nuove misure
I partiti “pensano alla campagna elettorale, che è su altri temi”. Di fronte all'”emergenza nazionale” del caro energia, “penso che Quirinale e palazzo Chigi dovrebbero chiedere ai partiti uno sforzo immediato per varare nuove misure”. Lo dice in un’intervista al Corriere della Sera Carlo Bonomi, presidente di Confindustria. I partiti “devono essere responsabili, ma il governo deve agire. Se ci fosse un terremoto, un governo dimissionario interverrebbe o no? Be’, oggi c’è un terremoto economico e non sarebbe comprensibile se il governo non reagisse. Aspettare il prossimo ci farebbe perdere due mesi e non possiamo permettercelo”. Finora le imprese italiane “sono state abbastanza capaci e flessibili da difendersi meglio di altre”. Ma “ora nell’industria abbiamo casi di bollette decuplicate, non possiamo reggere – spiega – Solo nei primi sette mesi del 2022 la cassa integrazione straordinaria è salita del 45% rispetto a un anno fa e non abbiamo ancora visto il peggio”. In autunno “arriveranno nuovi rincari energetici, mentre l’inflazione dei mesi scorsi sulle materie prime continuerà a scaricarsi sui prezzi al consumo. Ci saranno seri problemi su redditi e potere d’acquisto delle famiglie. Il grido di dolore delle imprese fin qui è stato un po’ ignorato, ma ora c’è urgenza di nuovi interventi”.