«Caro Antonio Polito, le confesso di avere sempre provato un certo imbarazzo per l’inconsistenza logica dei tweet che lancia contro di me con cui aizza i suoi follower avvezzi a diffamarmi cosi pesantemente. Evidentemente lei si trova a suo agio in quel contesto imbarazzante, ma questo riguarda la sua persona, mentre a me interessa mostrare l’inconsistenza logica che affligge la sua penna (e i suoi follower).
Lei afferma che non è vero che Putin sta sventrando l’Ucraina perché l’Ucraina sta resistendo. Mi scusi, caro Polito, riesce a vedere l’assurdità del suo ragionamento?».
Così su Facebook il professor Alessandro Orsini.
«Ragioniamo in base alla logica e all’evidenza storica. Un Paese può resistere e, nello stesso tempo, essere sventrato. L’Inghilterra resistette ai bombardamenti nazisti eppure fu sventrata. Non riuscendo a esprimere a parole l’enormità delle devastazioni che gli aerei di Hitler inflissero alla città inglese di Coventry nel 1940, abbiamo dovuto inventare un verbo: “Coventrizzare”. Coventry fu coventrizzata durante la Seconda guerra mondiale eppure l’Inghilterra resistette», ha fatto notare l’esperto di politica internazionale.
«Il suo tweet contro di me pone altri problemi logici.
Vediamo quali.
L’Ucraina sta resistendo, ma l’esercito ucraino si è arreso a Mariupol, che è stata coventrizzata (secondo quanto ha affermato il sindaco di quella città, non io).
L’Ucraina sta resistendo, ma l’esercito ucraino si è arreso e ritirato in varie aree, incluso il Lugansk.
In sintesi, la logica e l’evidenza storica dimostrano che:
1) Un Paese può non essere distrutto e arrendersi al primo colpo (assenza di resistenza e assenza di distruzione)
2) Un Paese può essere distrutto e resistere (presenza di distruzioni e presenza di resistenza)», ha spiegato ancora Orsini.
«Per riassumere, il fatto che un Paese non si arrenda non implica l’assenza di distruzioni, mentre la presenza di distruzioni non implica la resa.
Il fatto che l’Ucraina sia un Paese sventrato lo dice anche Zelensky. La mia frase: “Putin può sventrare l’Ucraina come e quando vuole” ha trovato soltanto conferme.
Caro Polito, io tifo per gli ucraini però mi oppongo al tentativo di sottomettere l’Università al Governo (qualunque esso sia). L’Università non deve parlare come i governi vorrebbero imporre in base alle circostanze. Se tutti i professori universitari parlano come i ministri, beh, questo è un problema per una società libera. Sa in quale tipo di società i professori universitari ripetono le stesse idee dei ministri quando si tratta di politica internazionale?» ha concluso.
la logica al servizio della Verità, sembrerebbe un paradosso ma in realtà è l’ultimo tentativo di una democrazia per non essere “coventrizzata” dalla politica messa al servizio di…e per quanto rigurda i “tempi prematuri” per interveti del governo sul problema energetico non vedo come la mano che ha tagliato la tests a Oloferne possa poi rimettergliela per questioni di prestigio…Un saluto Roberta Trice