La mattina di domenica 28 agosto il maresciallo Beniamino Presutti, 50 anni, si è ucciso con un colpo della sua pistola di ordinanza alla fine del turno di lavoro nella caserma della Guardia di Finanza di via Annona a Pistoia.
La lettera di accusa
Il maresciallo prima di compiere il tragico gesto ha inviato una mail a Infodifesa e altri quotidiani nella quale accusa la Guardia di Finanza. «Se sono arrivato a questo punto è perché nella guardia di finanza c’è una tensione altissima. La gerarchia vuole che agli occhi dell’opinione pubblica l’immagine del Corpo appaia perfetta, senza interessarsi minimamente del personale. Questo nuovo impiego, a cui sarò destinato, ha suscitato in me una forte tensione emotivadovuta anche allo stress che ho accumulato nel corso degli anni di servizio poiché, sono stato impiegato anche in turni di 12/18 ore continuativeo senza rispettare l’intervallo tra un turno e l’altro che deve essere di 11 ore (invece molte volte nella stessa giornata ho fatto 8/14 e poi 20/08 oppure 20/08 e poi 14/20). Ai miei funerali non voglio che ci sia la rappresentanza della guardia di finanza ma solo gli amici, in abiti civili, che ho conosciuto nel corso degli anni travagliati che ho trascorso nel Corpo».
«Occupati a salvaguardare la propria immagine»
«Come organizzazione sindacale non chiediamo di trovare singoli colpevoli (che nel caso devono rispondere alla loro coscienza prima di tutto) ma pretendiamo che si squarci, sul fenomeno dei suicidi in divisa, la cortina fumogena delle amministrazioni d’appartenenza – sostiene il Silf (sindacato lavoratori finanzieri) Toscana e Pistoia -, troppo spesso più occupate a salvaguardare la propria immagine che il benessere del personale, in tal senso avviando interventi immediati sulle criticità organizzative, alcune delle quali evidenziate proprio dal compianto lavoratore. Rimaniamo convinti che lo spirito di corpo non si dimostri nascondendo la polvere sotto un tappeto ma affrontando con onestà e trasparenza i problemi».
HA RAGIONE LOREDANA BERTE’– MA OGGI LA POLITICA é UNO SCHIFFO