Elezioni, il sondaggista Crespi: “La sorpresa sarà Paragone”

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La sorpresa delle elezioni del 25 settembre sarà Gianluigi Paragone.

Lo ha detto in un’intervista a ‘Repubblica Luigi Crespi, spin doctor e sondaggista e ideatore del contratto con gli italiani di Berlusconi.

Secondo Crespi la campagna del Partito democratico per le elezioni politiche 2022, quella con lo slogan ‘scegli’ e le due alternative secche, “è molto bella da un punto di vista grafico e creativo. Ma è una campagna fatta per perdere”.

In una conversazione con Adnkronos, il sondaggista ha spieato: “Le campagne servono ad allargare l’offerta politica – spiega – questa invece la restringe. Letta è cosciente di non aver speranza di vincere, il campo largo non si è concretizzato, e allora sta cercando di ottenere il miglioro risultato per il suo partito. E’ un arrocco comunicativo, il tentativo di perdere il meno possibile: sai che non vinci, parli ai tuoi, scaldi i cuori ai tuoi, motivi il tuo elettorato”, aggiunge Crespi, che è noto anche per essere stato sondaggista di Berlusconi e ideatore del “contratto con gli italiani”.

Ma è proprio impossibile una rimonta del centro sinistra? “I sondaggi, come sappiamo – risponde Crespi – negli ultimi anni non hanno mai misurato correttamente il vincitore: è successo con Salvini, con i 5 stelle, con Berlusconi, con Renzi. I sondaggi hanno sempre sottostimato il vincitore. Se questa regola vale oggi, l’unico dubbio è di quanto vince la Meloni, e di quanto perde Letta. Questi sono i due dubbi”.

“Il terzo dubbio che rimane, importante, è quanta gente va a votare. Fino al 1976 si recava alle urne il 90% degli elettori. Dal 1979 al 2018, abbiamo perso il 20% dell’elettorato. Qualcuno dice che oggi potremmo andare sotto il 60%. Se accade è una catastrofe politica e sociale. Queste dunque sono le tre grandi incognite, quanto vince Meloni, quanto perde Letta, quanti votano. Il resto è teatro, non c’è partita”, ha detto ancora Crespi.

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