Ucraina, Conte: ‘Pieno sostegno a Kiev ma no al riarmo’

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Parla di “chiarezza di linea politica estera” il presidente Giuseppe Conte “per quanto riguarda sia la collocazione euroatlantica”, sia “la ferma condanna della Russia” da parte del Movimento 5 stelle. A margine di un appuntamento elettorale a Rimini, l’ex premier dice che dopo le elezioni del 25 settembre i rapporti con la Russia del Movimento “continueranno a essere quelli di sempre: ferma condanna dell’aggressione militare di Putin, della Russa, assolutamente ingiustificata” e “pieno sostegno all’Ucraina”. Ma “detto questo, siamo assolutamente consapevoli”, aggiunge Conte, “che la soluzione di questo conflitto interno non è né la corsa al riarmo, né un clima da guerra fredda” che vedrebbe “da un lato il fronte occidentale, dall’altra parte Russia, Cina e tutto il resto del mondo”. “Dobbiamo lavorare a un negoziato di pace”, dichiara Conte che attacca l’ex 5 stelle Luigi Di Maio. “Possiamo rimpiangere e dispiacerci del fatto che abbiamo avuto un ministro degli Esteri che, anziché dedicarsi a tempo pieno agli sforzi diplomatici, si è dedicato a costruire un partitino elettorale per i suoi comodi”. Impegnarsi negli “sforzi diplomatici”, secondo l’ex premier, è l’unico modo “per evitare il rischio di un incidente nucleare” e “una recessione economica di cui pagheremo tutti il prezzo”.

Energia, Conte: serve Energy Recovery Fund, siamo in ritardo

“Siamo rimasti inascoltati. Dovevamo assolutamente premere in Europa per un Energy Recovery Fund”. Così il presidente del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte a margine di una visita a Rimini a sostegno dei candidati alle elezioni politiche parlando di caro bollette. “Mettere a fattor comune una reazione europea”, ha aggiunto, “è l’unica strada veramente efficace”. Mentre sul piano interno “la prima cosa da fare è recuperare quei 9 miliardi” dagli extraprofitti delle aziende energetiche.

Elezioni, Conte: la destra si può battere con i programmi

“La destra si può battere. Certo che si può battere”. Però se si rimane “non sugli slogan, non sulla capacità comunicativa dei leader”, ma se si porta il discorso “sull’esame dei programmi”. A dirlo il presidente del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte a margine di una visita a Rimini a sostegno dei candidati alle elezioni politiche. La destra “ha dimostrato di intendere, concepire male l’interesse nazionale”, ha attaccato l’ex premier facendo in particolare riferimento alla pandemia. “L’interesse nazionale non significa compromettere o ostacolare il piano di vaccinazioni in piena pandemia sanitaria”, né “chiudere quando bisogna aprire o aprire quando bisogna chiudere”. E ancora “l’interesse nazionale non può essere ridotto a blocchi navali, non può essere ridotto a rifiutare il Pnrr”. Secondo Conte “in tutti i passaggi significativi della storia politica più recente, la destra ha sempre dato ricette inadeguate e continua a darle”. E poi in campagna elettorale “se parliamo del pericolo della marea nera, del pericolo fascista… Così non si va da nessuna parte – ha detto Conte – Così è l’unico modo per costruire un’autostrada alla Meloni e alle destre”.

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