Meloni contestata a Cagliari, immagini al vaglio della Digos

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Immagini da esaminare attentamente per valutare se altre persone possano essere coinvolte nei disordini scoppiati durante il comizio della presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ieri sera a Cagliari.

Per il momento – riporta l’ANSA – non emergono novità, ma le indagini della Digos proseguono.

«Sono quattro le persone denunciate per resistenza a pubblico ufficiale e turbativa di comizio. E tra le persone identificate – in tutto una trentina – c’è anche il giovane salito sul palco a pochi minuti dall’inizio del comizio della leader di FdI sventolando una bandiera arcobaleno chiedendo il riconoscimento dei diritti della comunità Lgbt+. La matrice delle contestazioni sarebbe, a giudicare dai cori, di due tipi: indipendentista sarda e antifascista. Sono state sventolate, in una zona lontana dal palco di Piazza del Carmine, bandiere con l’albero deradicato di Arborea, emblema di volontà di autogoverno come nel periodo giudicale. E poi lo slogan in sardo, tipico delle manifestazioni indipendentiste: “Via l’Italia dalla Sardegna”», si legge su Ansa.it.

Poi ci sono stati anche i cori più generici: “Siamo tutti antifascisti”. I disordini sono durati pochi minuti con l’immediato schieramento di due file di forze dell’ordine in tenuta antisommossa. Ma tutto quello che è successo è stato filmato. Da lì ripartono le indagini anche per capire come improvvisamente siano nati i disordini», riporta ancora l’Ansa.

Elezioni, Meloni contestata sul palco a Cagliari. Cori “siamo tutti antifascisti”

Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, contestata venerdì sera a Cagliari da un militante LGBT in una piazza Carmine gremita per un comizio in vista delle elezioni del 25 settembre.

Un giovane è salito con bandiera arcobaleno sul palco per rivendicare i propri diritti e contestare la posizione di FdI sui diritti civili.

“Non devi scappare all’estero, tu vuoi delle cose -ha affermato Meloni- io voglio il diritto di pensarla in maniera diversa, è la democrazia. Si può non essere d’accordo, io e te non siamo d’accordo e ci rispettiamo non essendo d’accordo. Hai le unioni civili, puoi fare quello che vuoi”.

“Gli facciamo un applauso -ha concluso Meloni dopo il pacato botta e risposta andato avanti per poco meno di un minuto- Rispetto il coraggio delle persone di difendere quello in cui credono, lo voglio ringraziare per essere salito sul palco e rivendicare quello che ritiene giusto”.

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