“Il prossimo Ministro della Giustizia dovrà fare il contrario di quanto è stato fatto fino ad oggi”.
Lo ha dichiarato il Procuratore Capo della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, nel corso di un’ intervista rilasciata a La Nuova Calabria.
In vista delle votazioni del 25 Settembre, il magistrato, rispondendo alla domanda se fosse convinto dai programmi elettorali sotto il piano della giustizia e dell’antimafia, ha risposto “per non fare politica”, li commenterà in futuro. E ha invitato gli elettori a votare liberamente, secondo coscienza, senza scegliere il candidato che ha promesso un posto di lavoro: “Vi stanno prendendo in giro!” ha sottolineato.
A trent’anni dall’uccisione di Falcone e Borsellino, al pm è stato chiesto come e quanto sia cambiato il modo di agire delle mafie e come quello di reagire da parte dello Stato. “Le mafie non hanno più bisogno di uccidere – afferma – riescono a corrompere più facilmente grazie all’abbassamento della morale e dell’etica”. Una trasformazione che porterebbe dunque la ‘ndrangheta ad essere sempre meno visibile, con la conseguenza che la gente è sempre meno preoccupata ed il potere politico ritiene che non sia necessario intervenire sul piano normativo, “anzi – conclude Gratteri – negli ultimi anni abbiamo avuto numerose leggi recarti un chiaro messaggio di modifiche a maglie larghe”.
Dopo il mancato approdo alla Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, Gratteri dovrà ora trovare una nuova Procura da guidare ed in cui fare domanda in vista della scadenza del suo incarico, ricorda La Nuova Calabria. Il 16 maggio del 2024 Gratteri dovrà comunque lasciare Catanzaro e non ci sono possibilità di una proroga per espresse disposizioni di legge. “Potrei tornare Sostituto alla Procura ordinaria, interessandomi di reati contro la Pa, fasce deboli, reati di natura sessuale ed economici”. Misure che Gratteri non condivide. “Sono delle