Conte: “Di Maio? Draghi avrebbe dovuto intervenire”

0
2979

“Un ministro degli Esteri durante un conflitto internazionale dovrebbe occuparsi a tempo pieno di un negoziato di pace, piuttosto che fare un partito. Ma Draghi è stato zitto. Credo che un presidente del Consiglio avrebbe dovuto intervenire e dire al suo ministro: ‘Stai un attimo calmo perché l’emergenza non ci consente di fare questi exploit'”.

Lo ha detto il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, nel corso di un dibattito a Milano con il direttore di Fondazione Feltrinelli, Massimiliano Tarantino, parlando dell’ex grillino Luigi Di Maio. “Non possiamo non registrare” – ha aggiunto – “che questa iniziativa (di Luigi Di Maio, ndr) fatta in quel modo, abiurando completamente i nostri principi, è stata improvvida. Ma soprattutto è stato il fattore acceleratore dello smottamento dell’equilibrio politico di maggioranza”.

Elezioni, Conte: basta con rappresentante finanza al governo

“Come è possibile prefigurare un lavoro insieme con questi vertici del Pd, che ogni giorno parlano di un’Agenda Draghi, dopo che Draghi ha spiegato che non esiste. Abbracciano un metodo Draghi quando Draghi stesso, salvo prova contraria, ha detto che non è disponibile. Ma poi, questo metodo Draghi… Vogliamo uomo solo al comando? Che anche nel prossimo quinquennio un rappresentante delle istituzioni bancarie e finanziarie governi l’Italia non confrontandosi con le altre forze politiche? Siamo in una democrazia parlamentare, non facciamo di un’eccezione e di un’emergenza la regola della democrazia parlamentare. Attenzione”. Lo ha detto il leader del M5s, Giuseppe Conte a Di martedì, su La7. Rispetto a quello scenario, sarebbe preferibile se vincesse Giorgia Meloni? “Se accadesse questo – ha replicato Conte – è perché lo vogliono i cittadini italiani. Per me la democrazia funziona così. Le sue ricette sono sbagliate e inadeguate ma smettiamola con la spocchia di dare patenti di legittimità a destra e a manca, questo lasciamolo fare a Letta”.

Elezioni, Conte: M5s mai in un governo di salute pubblica

“Ho un obiettivo, garantire ai nostri elettori che realizzeremo il nostro programma. Alla luce dell’esperienza maturata saremo ancora più duri e inflessibili. Non vedo proprio la possibilità che noi ci si possa accomodare come stanno invocando Letta, Calenda e altri, in un governo di salute pubblica. Non confondiamo l’emergenza economica con l’emergenza politica, la politica deve tornare e assumersi la responsabilità di migliorare la società, non fare accozzaglie”. Lo ha detto il leader del M5s, Giuseppe Conte a Di martedì, su La7.

Conte: con Draghi sposato l’agenda di Washington

“Il dissidio con la strategia di Draghi in politica estera, sta nel fatto che noi abbiamo sposato completamente l’agenda di Washington, ma noi dobbiamo consapevolmente afferrare che gli interessi strategici dell’Unione europea non sempre coincidono quelli degli Stati Uniti. Dobbiamo dirlo con chiarezza, e non significa essere anti-atlantisti”. Lo ha detto il leader del M5s, Giuseppe Conte a Di martedì, su La7. Sulle sanzioni alla Russia, “non abbiamo mai avuto ambiguità e incertezze: sono stato favorevole dall’inizio, anche sull’inasprimento – ha aggiunto -. Ci stanno facendo molto male ma, a differenza di quel che dice Salvini, ritengo che vadano mantenute, è una questione di principio. Non possiamo tornare indietro, ma guardo in faccia la realtà. Le sanzioni non stanno piegando l’economia russa”.

Elezioni, Conte: Letta vuole fare del M5s un capro espiatorio

“Letta ha deciso di fare di noi un capro espiatorio ma gli italiani non sono così sprovveduti. Noi abbiamo la nostra agenda, abbiamo incalzato Draghi, e continueremo a perseguirla. Letta ha deciso di abbracciare Calenda, Renzi, Gelmini, Carfagna, Di Maio, Tabacci e più soggetti politici possibili, pur di non abbracciare noi. Benissimo, siamo orgogliosamente da soli, vedremo il popolo democratico chi premierà”. Lo ha detto il leader del M5s, Giuseppe Conte a Di martedì, su La7.

Elezioni, Conte: io fedele a Trump? Neanche a Draghi

“Io non sono stato fedele neppure a Draghi, sono solo fedele ai cittadini italiani: che nessuno si permetta di diffamare me e il Movimento”. Lo ha detto il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, nel corso di un punto stampa a Milano tornando sulla vicenda dell’endorsement dell’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. “Se Trump dice che Conte è una brava persona – ha continuato – ovviamente conferma quello che dicono tanti cittadini italiani. Se Trump dice che l’Italia e gli Stati Uniti hanno collaborato bene duranti i mie governi, va benissimo. Quello che non è accettabile è che un giornalista si avventuri in un insulto diffamatorio e dica che questo sarebbe collegato a una mia presunta fedeltà nei confronti di Trump. Quel giornalista di Repubblica si becca la prima querela della mia vita”.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here