Fratelli d’Italia cercherà ministri tecnici fuori dalla propria coalizione?
A questa domanda ha risposto in un’intervista al Fatto Quotidiano il filosofo Massimo Cacciari, che ha spiegato: «Ne sono sicuro, Meloni cercherà in ogni modo di far questo. Credo che l’obiettivo sia portare lei a Palazzo Chigi e poi allargare il più possibile quando si tratterà di riempire le altre caselle. Oltre ai soliti ministri apprezzati dal Quirinale, ci saranno probabilmente alcuni profili suggeriti da Draghi. D’altra parte il primo ostacolo che Meloni si troverà di fronte dopo la probabile vittoria alle elezioni sarà quello di dover tranquillizzare le potenze occidentali, dunque è logico che in alcuni posti chiave, penso all’economia o alla politica estera, sarà attentissima a non commettere errori».
«Stavolta non credo che il Partito democratico riesca a rientrare in maggioranza. Mi sembra difficile. Certo, l’obiettivo di Letta e del polo di Calenda e Renzi mi pare sia soltanto quello di indebolire un po’ la destra in maniera che, nel prosieguo della legislatura, possano riproporre future ammucchiate», ha aggiunto l’ex sindaco di Venezia.
Quanto all’ipotesi di una collaborazione tra il Terzo Polo e il centrodestra sul presidenzialismo, Cacciari ha osservato: «A me sembrano tutte favole, figuriamoci se Meloni parte subito col presidenzialismo. Troverebbero immediatamente il modo per affondarla. Quali grandi riforme volete che si facciano in un Paese disperato come il nostro?».
«Meloni mi sembra tutt’altro che una sprovveduta. E infatti mentre quell’altro poverino (Enrico Letta, nda) continua a gridare “al lupo, al lupo” contro il pericolo fascista, lei si sta già agitando per far sapere in giro che telefona a Draghi, che andrà all’estero, che l’Occidente è sacro, che l’Europa non si tocca e che continueremo a inviare armi in Ucraina», ha detto ancora Caccciari.