La scelta di Laura Pausini di non cantare ‘Bella ciao’ nel corso di una trasmissione tv spagnola continua a dividere la politica italiana. “Non voglio cantare canzoni politiche”, si è giustificata la pop star italiana, motivando le ragioni del suo rifiuto ‘canoro’. L’ex presidente della Camera ed esponente del Pd Laura Boldrini da una parte ‘assolve’ Pausini, dall’altra però sottolinea come il celebre inno della Resistenza partigiana non vada considerato un canto politico. “Credo sia legittimo che un’artista decida cosa cantare e cosa no. Però bisognerebbe chiarire che Bella ciao non è una canzone di parte. Magari si può credere questo ma non è così”, spiega all’Adnkronos Boldrini.
‘Bella ciao’, sottolinea l’ex presidente di Montecitorio, “è un inno che si ispira alla libertà da una dittatura e rappresenta la democrazia italiana riconquistata. E’ un inno noto per questo in tutto il mondo. Ricordo quando all’inizio della pandemia in altri paesi europei venivano organizzate manifestazioni di solidarietà nei confronti dell’Italia sulle note di Bella ciao, proprio per mandare questo messaggio”. “Questa canzone è diventata popolare anche nelle serie tv: i personaggi della serie spagnola ‘La casa di carta’ intonano Bella ciao, per esempio. Considerare questa canzone ‘politica’, è una interpretazione non corretta”, insiste Boldrini, che poi chiosa: “Bella ciao non è di parte, è l’Italia, la libertà. E in tutto il mondo è conosciuta per questo”.
Laura Pausini si rifiuta di cantare Bella Ciao: “Non voglio che nessuno mi usi per fare propaganda politica”
(Agenzia DIRE) Il “no” di Laura Pausini a ‘Bella ciao‘ scatena l’ironia della rete. Dopo che la cantante, ospite del programma spagnolo ‘El Hormiguero’, si è rifiutata di cantare l’inno della Resistenza italiana, definendolo “una canzone molto politica”, l’argomento è diventato trending topic su Twitter. E se non mancano le critiche articolate – ma anche chi difende la Pausini, compreso il leader della Lega Matteo Salvini -, a dominare sul social network sono meme e battute.
LE BATTUTE SU MARCO E LA SOLITUDINE
Molti utenti scherzano in particolare su ‘La solitudine‘, brano con cui nel 1993 una giovanissima Laura Pausini vinse la sezione ‘Novità’ del Festival di Sanremo e si consacrò al grande pubblico. “Ha fatto bene Marco ad andarsene e non tornare più“, scrive M49. “Marco se n’è andato canticchiando Bella Ciao”, aggiunge Fabio.
DA DE ANDRÈ A DE GREGORI
“Non canto ‘Il pescatore‘ di De André perché c’è il fermo biologico”, twitta Valerio. E ancora M49: “Non canto ‘La donna cannone‘ perché sono contro le armi”. Mentre Giulia punge Laura Pausini postando un video di Elisa che, chitarra alla mano, canta proprio ‘Bella ciao’.
LA DIFESA DI LAURA PAUSINI
Dopo la tempesta mediatica che l’ha travolta, la stessa Pausini su Twitter è tornata sull’argomento. “Non canto canzoni politiche né di destra né di sinistra. Ciò che penso della vita lo canto da trenta anni. Che il fascismo sia una vergogna assoluta mi pare ovvio per tutti – spiega la cantante di Solarolo – Non voglio che nessuno mi usi per fare propaganda politica. Non inventatevi ciò che non sono”.
Laura Pausini se niega a cantar ‘Bella Ciao’ en ‘El Hormiguero’: “Es una canción política” https://t.co/3ZHyMEPBPC
— 20minutos.es (@20m) September 13, 2022