«Mi auguro che i nomi dei politici o dei partiti che sarebbero stati foraggiati da Putin escano immediatamente. Se così non fosse sarebbe lecito pensare, come scrive oggi Travaglio sul Fatto, che “lo scoop che doveva dimostrare le ingerenze russe nelle elezioni italiane dimostra le ingerenze americane nelle elezioni italiane”. Ad ogni modo, nell’attesa di nomi e cognomi (ripeto quel che ho detto l’altro ieri a DiMartedì, ricevere denaro da un paese, un’agenzia di spionaggio, un partito estero è osceno) ricordo un po’ di balle finite su tutti i giornali per inquinare il dibattito pubblico e pure alcune indicibili verità».
Così Alessandro Di Battista in un post su Facebook intitolato ‘Ingerenze di serie a ed ingerenze di serie b’.
«Ricordate la cyber-propaganda del M5S a danno dei renziani svelata da La Stampa e finita per giorni su tutti i tg ed i giornali? Era una balla. Addirittura dietro ad uno degli account più attivi in una campagna di critiche a Renzi (atteggiamento condiviso dal 95% degli italiani tra l’altro) c’era Titti Brunetta, la moglie di Renato Brunetta. Ricordate le balle sulla Brexit decisa anche grazie ai russi, su Trump eletto grazie ai russi, addirittura sul trionfo del Movimento 5 Stelle del 2018, trionfo per qualcuno dovuto alle ingerenze russe? Abbiamo avuto prove e riscontri? Nulla! Risultano anche fake-news quelle relative allo zampino del Cremlino sulle critiche via twitter arrivate a Mattarella quando, sempre nel 2018, diede il mandato esplorativo per fare un nuovo governo a Cottarelli sebbene le elezioni le avessero vinte forze politiche, allora, particolarmente euro-scettiche. Bastava andare in un bar per capire che, in quel momento, gli italiani gradivano un governo del tutto di rottura», ricorda l’ex deputato.
«Per non parlare delle balle relative al Venezuela che riempiva di denaro Gianroberto Casaleggio (sempre a DiMartedì, la deputata Serracchiani dopo aver citato tale menzogna è tornata sui suoi passi – forse temendo una querela – e ha solo detto di averla letta sui giornali). Davide Casaleggio ha fatto querele su querele e mi auguro che riceva i giusti risarcimenti. Anche perché infangare la memoria di una persona scomparsa è da vigliacchi.
Come vedete se ne sono lette tante. Io non so ovviamente cosa ci sia di vero nel dossier USA sui russi che pagano mezza Europa. So che in passato i sovietici l’hanno fatto. E so che l’hanno fatto soprattutto gli americani. La CIA aveva a libro paga addirittura giornalisti italiani. La CIA organizzò l’operazione Gladio in Italia e decine di colpi di Stato nel resto del mondo. E tali operazioni si organizzano con uomini sul campo e con fiumi di dollari. La CIA fu corresponsabile della strategia della tensione in Italia. La CIA, in Italia, ha sequestrato illegalmente Abu Omar, imam di Milano. La CIA intendeva rapire e assassinare Julian Assange. Queste sono ingerenze o agli alleati si perdona tutto?» scrive ancora Di Battista.
«La verità è che l’Italia ha perso la II guerra mondiale e sebbene siano passati 77 anni, non siamo ancora un Paese libero. Infatti ci sono migliaia di soldati USA sul nostro territorio e decine di testate nucleari nelle basi NATO. E come non sono del tutto liberi i politici (o certi politici) non sono del tutto liberi i giornalisti (o certi giornalisti). Altrimenti l’infame prigionia di Assange non verrebbe ignorata, trascurata, nascosta o, a volte, addirittura giustificata», conclude.