“Riprendiamo la narrazione che prese il 30% alle ultime elezioni del 2018. Se il 40% non va a votare, nel Paese qualcosa cova, in termini di disagio e rabbia”. Lo ha dichiarato Gianluigi Paragone, fondatore di Italexit, spiegando il programma del suo partito, e chiarendo che se entrerà in Parlamento “non possiamo allearci con nessuno, faremo il cane da guardia del centrodestra, che ne avrà bisogno”. “Sono favorevole allo scostamento di bilancio, alle politiche di aggressione agli speculatori che operano sul mercato del gas di Amsterdam e contrario al Pnrr – ha spiegato -. Perché devo pensare a una restituzione ai patti che hanno preso loro? Il principio per cui mi dai dei soldi e un libretto di istruzione per rientrare è pericoloso. Tutto sta diventando propagandistico, a sostegno di un’Europa grande madre”. Quell’exit nel nome del partito sta per uscita “dall’Unione europea e dall’Eurozona, e vuol dire anche lasciare la moneta unica”. Spiegando il programma, Paragone ha elencato una serie di No, “all’obbligatorietà dei vaccini, al Green pass, al lockdown. E No alle armi all’Uxcraina. Gli italiani non devono pagare il prezzo della guerra. Tutto quello che abbiamo votato diventa il nostro programma. Sono per uscire dalla Nato – ha concluso -, l’Italia deve essere una Svizzera del Mediterraneo”.
Meloni a Le Figaro: “Vogliamo Italia che conti di più in Europa”
“Vogliamo un’Italia che conti di più in Europa”. Lo dice la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, intervistata da Le Figaro. Nell’intervista, anticipata sul sito del quotidiano francese, Meloni dice di aspettarsi molto dall’Europa e dalla Francia, pur mettendo in chiaro che non accetterà “nessuna subordinazione o posizione di inferiorità”. Secondo la presidente di Fdi “serve un approccio europeo per affrontare le conseguenze della guerra, a cominciare dal tetto del prezzo del gas e dal disaccoppiamento del prezzo del gas e dell’elettricità”. Meloni si dice anche “preoccupata” per “i ritardi, che riguarderanno famiglie e imprese”. “L’Unione Europea deve anche svolgere un ruolo di primo piano nel ripristino degli approvvigionamenti di grano dall’Ucraina e, nel medio termine, deve rimuovere i vincoli ambientali che limitano la produzione agricola europea. Infine, per quanto riguarda l’immigrazione, deve proteggere le sue frontiere esterne”, prosegue la leader di Fratelli d’Italia illustrando il suo programma.