Ghisleri: «Sta prendendo voti al centrosinistra, acchiappa voti soprattutto al Sud»

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«Giuseppe Conte sta prendendo voti al centrosinistra, perché la competizione è molto stretta».

Lo ha detto a L’Aria che tira, su La7, la direttrice di Euromedia Research, Alessandra Ghisleri.

«In regioni del Sud, dove il PD ha un buon territorio, l’indicazione di Emiliano di appoggiare Conte rischia di dare un supporto a un contendente che poi non è in coalizione con lui».

«Però questo va contro il principio di sostegno del Partito democratico perché in regioni come la Puglia, la Campagna, la Calabri o la Sicilia, dove il Pd ha un buon humus, rischia di dare supporto a un contendente fuori dalla sua coalizione», ha spiegato la sondaggista.

Quanto alle sanzioni, secondo Ghisleri «la maggior parte degli italiani pensa che queste sanzioni fanno più male a noi rispetto alla Russia. ovviamente perché le vive in prima persona».

Ghisleri: «Dopo la sbornia della vittoria, dal 26 settembre, gli italiani si sveglieranno dal torpore delle promesse della campagna elettorale»

«Raffrontando i risultati delle coalizioni in campo si evince che il centro destra si trova in un buon vantaggio sia a livello di percentuali sia a livello di seggi sia alla Camera sia al Senato al netto di quei pochi collegi ancora incerti sul loro esito».

È quanto ha scritto Ghislieri in un editoriale pubblicato la settimana scorsa La Stampa.

La sondaggista ha fatot anche alcune considerazioni sulla situazione che si creerà nell’elettorato dopo il voto: «sicuramente, dopo la sbornia della vittoria, dal 26 settembre, in concomitanza con l’arrivo dell’autunno, ritornerà il peso di quei due anni difficili, drammatici e complicati che ha vissuto il nostro Paese», osserva.

«All’improvviso gli italiani si sveglieranno dal torpore delle promesse e dalle cifre miliardarie di cui si è dissertato durante tutta la campagna elettorale. Una campagna elettorale che a giudizio degli elettori è apparsa molto concentrata sul tema delle bollette e dell’energia non lasciando spazio ad altri argomenti – che ne sarà delle restrizioni Covid? – e che ha visto anche i leader reticenti ad affrontare dei dibattiti pubblici multipli dove tutti avrebbero potuto avere l’opportunità di segnare una differenza netta tra le diverse proposte», ha spiegato Ghisleri.

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