“Italexit supererà sicuramente la soglia di sbarramento perché siamo con il vento in poppa. Poi vediamo. È sicuramente un inizio di percorso che si sta affermando”. lo ha detto a Salerno il senatore Gianluigi Paragone, che ha parlato di “una campagna elettorale molto artefatta. Sembra un incontro di wrestling con gli uni contro gli altri, destra e sinistra. Poi c’è quel bizzarro Robin Hood che si chiama Giuseppe Conte che é riuscito a non revocare le concessioni autostradali ai Benetton. Pensa che uomo di popolo che è Conte, quanto è artefatto. E’ riuscito a dare i soldi alla famiglia Elkann per fare le mascherine da distribuire nelle scuole. Conte è l’uomo dell’inganno che si presenta con il suo ciuffo sbarazzino. Quando si hanno i giornalisti amici e le testate che lo pompano ecco che si fanno dimenticare le tracce. L’obbligo vaccinale lo ha cominciato lui, ad esempio. Noi ci siamo già dimenticati che dal suo cilindro magico è uscito Arcuri. Mi sembra che sia tutto strano”. “Poi, per fortuna – ha concluso Paragone – ci sono i partiti antisistema e un pezzo di Italia che è in profonda sofferenza e non ha ancora sciolto la sua riserva”.
Paragone: «Salvini deve stare zitto. Prende il suo ministro e gli dice cosa devono fare: 35 miliardi»
«Il Governo, al di là delle chiacchiere, deve mettere 35 miliardi sul piatto».
Così Gianluigi Paragone parlando a Sulmona, nell’Aquilano.
L’ex M5S in vista delle elezioni del 25 settembre ha lanciato la lista ‘Per l’Italia con Paragone’ legata al movimento ItalExit per l’uscita dell’Italia dalla Unione europea.
«Salvini deve stare zitto perché il suo ministro si chiama Giorgetti ed è ministro dello sviluppo economico», ha aggiunto Paragone. «48 ore fa sedeva al Consiglio dei ministri. È inutile che fa chiacchiere. Prende il suo ministro e gli dice cosa devono fare. 35 miliardi. Poi prendono gli altri 6 di extra profitto di Eni e iniziamo a 42 miliardi», ha concluso. «Con 42 miliardi si ragiona in termini di protezione del mondo industriale e del mondo delle famiglie».