La coalizione di centrodestra non chiederà a Bruxelles di rivoluzionare il Piano di ripresa e resilienza (Pnrr) dell’Italia. Lo afferma il vicepresidente di Forza Italia (Fi), Antonio Tajani, in un’intervista a Bloomberg, sottolineando che “rinegoziare il piano italiano è impossibile”. “Più flessibilità è possibile, non una rivoluzione”, ha spiegato. “Il bla-bla-bla durante una campagna elettorale è normale” ma, ha assicurato l’eurodeputato di Fi, il programma di coalizione punta a essere una “garanzia” per investitori e partner stranieri poiché si concentra su “Europa, Stati Uniti, Nato”. Tajani si detto anche “sicuro” che Giorgia Meloni “rispetterà il programma, così come Salvini”.
Nel corso dell’intervista il coordinatore nazionale di Fi si è soffermato anche sulle regole di bilancio, la gestione dell’inflazione e le sanzioni contro Mosca. Il centrodestra cercherà di ridurre il debito pubblico italiano, ma “è difficile farlo se i prezzi del gas salgono”, ha spiegato, osservando che l’intenzione è di “rispettare le regole di bilancio dell’Ue” ma nel contesto attuale “non è facile”. “Per questo – ha evidenziato – proponiamo un nuovo piano di ripresa dell’Ue in materia di energia, agricoltura e cibo”. Critica la posizione sugli aumenti dei tassi della Bce: “Non sono d’accordo con Madame Lagarde e sono d’accordo con la Federal Reserve – ha detto l’eurodeputato -. Prendere in Europa le stesse decisioni dell’America è un errore, perché in Europa il problema viene da Russia e Ucraina”. E proprio sul fronte della guerra, il vicepresidente di Fi esorta l’Ue a proteggere la Germania, l’Italia e la Polonia, che stanno pagando il prezzo più alto economico e sociale. “La nostra posizione è molto chiara: siamo favorevoli alle sanzioni contro la Russia. Dobbiamo proteggere le nostre famiglie e le nostre aziende perché – ha ribadito – stiamo pagando un prezzo economico per le sanzioni. È il prezzo per la difesa dei valori”.