Masia: “Non è irrealistico pensare a un risultato elettorale sorprendente per quella che era la situazione prima di agosto”

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Alle elezioni politiche di domenica 25 settembre “potranno esserci sorprese”.

Così Fabrizio Masia, ospite di Gaia Tortora a Omnibus su La7, nei giorni scorsi.

“Credo, per i dati che abbiamo, che la prosecuzione della campagna avrebbe comportato delle modifiche in corso. Non possiamo dire quali, ma si”, ha detto il sondaggista.

“Alcuni leader sono partiti molto presto, saturando l’opinione pubblica” – ha continuato Masia – “Così si rischia di arrivare un po’ lunghi, questo comporta che l’elettorato potrebbe rivedere la propria posizione e spostarsi su un altro tipo di lista. È importante avere questo tipo di equilibrio nella gestione della campagna, alcuni sono partiti in modo troppo intenso e denso, troppo presto, altri hanno avuto una progressione”.

“Non è irrealistico pensare a un risultato elettorale sorprendente ma non per quello che vediamo oggi, sorprendente solo per quella che era la situazione prima di agosto, il panorama era completamente diverso”, ha spiegato.

Ciò che preoccupa è la situazione al Senato. Questa volta, infatti, saranno eletti solo 200 senatori e non più 315: “E’ chiaro che un conto è avere delle maggioranze un po’ più ampie, che vadano oltre i 120 seggi, un conto è avere delle maggioranze più risicate che magari superino di poco i 100 seggi, questo comporta che basta un raffreddore di 5 senatori per essere impossibilitati ad andare avanti a governare. Ora, per come è fatta la legge elettorale e siccome la distribuzione del voto è molto diversa tra Nord e Sud, è possibile che non riuscire a conquistare 10-15 collegi in alcune zone d’Italia potrebbe comportare avere poi una maggioranza molto difficile, sofferente, oppure una maggioranza che dipenda da un partito che potrebbe decidere di avere il pallino in mano”, ha affermato Masia.

Infine, una previsione sugli indecisi: “Se una parte sta sbloccando la propria intenzione di voto nel corso di questi giorni, un’altra parte invece lo farà nel momento in cui entrerà nell’urna”.

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