“Questa disfatta ha un nome e cognome, Matteo Salvini”: lo afferma senza giri di parole l’europarlamentare trevigiano della Lega, Gianantonio Da Re, commentando il tracollo del suo partito in Veneto.
“Dal Papeete in poi ha sbagliato tutto – ragiona Da Re – ha nominato nelle segreterie delle persone che hanno solo ed esclusivamente salvaguardato il proprio sedere”.
“Quindi si dimetta – conclude – passi la mano a Massimiliano Fedriga e fissi in anticipo i congressi per la ricostruzione del partito”.
Centrodestra: in Veneto suoi tutti uninominali
Con risultati che vedono la coalizione ben oltre il 50% , il centrodestra anche in Veneto fa cappotto nei collegi uninominali di Camera e Senato. I 17 seggi in Parlamento in palio nelle sfide dirette (12 alla Camera, 5 al Senato) andranno così tutti ai partiti di quest’area, lasciando a zero quelli che erano gli sfidanti del centrosinistra e di altre liste.
La Lega crolla anche in Veneto, doppiata da Fdi e dietro al Pd
(Agenzia DIRE) Che la Lega rischiasse di prendere meno voti di Fratelli d’Italia anche in una delle sue roccaforti storiche, il Veneto, era cosa nota. La portata del sorpasso è però notevole, dal momento che il partito di Giorgia Meloni ha raccolto oltre il doppio delle preferenze della Lega di Matteo Salvini che, a sorpresa, prende meno voti anche del Partito democratico.
FRATELLI D’ITALIA PRIMO PARTITO IN VENETO
Fratelli d’Italia è infatti il primo partito in Veneto, con il 32,7% delle preferenze alla Camera contro il 14,6% della Lega e il 16,3% del Partito democratico. Le percentuali sono circa le stesse anche al Senato, dove Fratelli d’Italia prende il 32,7%, la Lega il 14,7% e il Pd il 16,1%. Forza Italia si ferma al 7% sia per Camera che per Senato, superata dal terzo polo che arriva all’8,3%. Il Movimento 5 stelle, che in Veneto non ha mai ottenuto risultati strepitosi, arriva al 5,8%.