Una delle prime misure su cui lavorerà il nuovo governo probabilmente guidato da Giorgia Meloni, è il reddito di cittadinanza, per cui è prevista la cancellazione.
Lo ha reso noto in un’intervista al Messaggero Francesco Lollobrigida, capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia. “Senza dubbio si andrà verso l’abolizione”, ha detto il numero due del partito di centrodestra, spiegando che l’intenzione è di introdurre al suo posto “sostegni adeguati a chi non può lavorare”. Poi il commento sul totoministri: “Nessun veto sulla Lega, troveremo persone di qualità per tutti i ruoli”.
“Ragioneremo con gli alleati sulle tempistiche per non impattare le sacche di disagio che si sono create”, ha detto il deputato, che sul resto dell’agenda, ha spiegato: “Esistono delle contingenze che sono prioritarie come il caro bollette, spero che il primo cdm partirà da qui”.
Quanto alla stesura della legge di bilancio, Lollobrigida ha fatto sapere: “Non so quante mani ci lavoreranno ma è la manovra più importante dell’anno e va affrontata a ridosso delle elezioni. Nasce dalla nota di aggiornamento dal Def dell’attuale esecutivo, per cui formalmente o meno ci sarà un confronto”.
Lollobrigida ha anche precisato che “per governare non usiamo il bilancino e non guardiamo alle tessere di partito ma alla qualità”. Per il deputato, i nomi circolati finora sono solo “chiacchere e proposte”.
“Ci vogliono coraggio, lealtà e coerenza. Infine, serve la competenza, maturata sul campo”, ha detto con riferimento alla vittoria di FdI, passato dal 4 al 26%. Poi ha concluso indicando quello che secondo lui è stato il punto di svolta: “Noi eravamo poco percepiti all’inizio, restavamo nella soglia psicologica del voto inutile. Quando alle europee del 2019 lo abbiamo superato è scattato un meccanismo di attenzione che ci ha permesso di arrivare a tutti”.