“Questo è fango su Giorgia Meloni. Io ,Meloni e Fratelli d’Italia, con il M5S li combatto in tutte le sedi, ma sul piano politico. Non si possono però addebitare in maniera subdola a una figlia – che dal genitore è stata abbandonata, senza avere più rapporti – i reati e gli errori del padre. È inoltre intollerabile mettere etichette su chi viene da situazioni difficili e cerca la propria strada e il riscatto lontano da quel contesto. È una lezione che anche la politica, compresa quella portata avanti da Giorgia Meloni contro chi è in difficoltà e non ha nulla, deve imparare”. Lo scrive in un post il presidente del M5s, Giuseppe Conte.
Rula Jebreal, Meloni: “Mio padre andò via quando avevo un anno”
“Il tatto della stampa italiana che racconta dei guai di mio padre, ma omette nei suoi titoli roboanti un elemento fondamentale. Tutti sanno che mio padre andò via quando avevo poco più di un anno. Tutti sanno che ho scelto di non vederlo piu all’età di undici anni. Tutti sanno che non ho mai più avuto contatti con lui fino alla sua morte. Ma poco importa, se i ‘buonisti’ possono passare come un rullo compressore sulla vita del ‘mostro’. Evidentemente tra le tante cose che non valgono per me c’è anche il detto ‘le colpe dei padri non ricadano sui figli’. Ps. Signora Jebreal, spero che potrà spiegare al giudice quando e dove avrei fatto la dichiarazione che lei mi attribuisce”. Lo scrive in un post su Facebook Giorgia Meloni.
Rula Jebreal: “Padre Meloni criminale condannato”
La giornalista Rula Jebreal contro il padre di Giorgia Meloni: “Durante la sua campagna, Giorgia Meloni la nuova premier italiana, ha promosso un video di uno stupro implicitamente dicendo che i richiedenti asilo sono criminali che vogliono sostituitre i cristiani bianchi. Ironicamente il padre di Meloni è un noto trafficante di droga condannato, che ha passato del tempo in carcere” ha scritto su Twitter.
Non ho mai letto alcu articolo di questa signora e non so neanche su quale giornale scrive. Certamente appartiene a quella squadra di pdioti che erroneamente si fanno chiamare “democratici” ma sono discendenti della grande Madre Russia.