Sta pensando allo scioglimento del Partito Democratico? “Sì e ci risparmi la resa dei conti interna, perché la ritualità del congresso è ormai accanimento terapeutico”.
Lo ha detto Rosy Bindi, ex presidente dem, in un’intervista a La Stampa.
Quanto alla corsa alla segreteria e le autocandidature dopo il voto: “Ci evitino questo spettacolo” commenta. “Quando Letta divenne segretario, mi permisi di dargli un consiglio: il Pd sostenga con lealtà il governo Draghi, ma non si dica al Paese che questo è il nostro governo. Il Pd non doveva identificarsi con l’agenda Draghi, ammesso che sia mai esistita, perché si trattava di un governo di larghe intese. Bisognava garantire lealtà, sì, ma guardando al futuro. Come sulla guerra: non doveva esserci nessun dubbio da che parte stare, ma come starci forse sì, per esempio rivendicando l’autonomia dell’Europa nell’Alleanza atlantica. Se ti appiattisci sul governo Draghi, è naturale che non puoi fare alleanze con chi lo fa cadere”.
Pd: Letta, ‘risolvere nodi, scegliere insieme nuovo leader e nuovi dirigenti’
“Allo stesso tempo, in questa campagna scandita da insidie e veleni, si sono manifestati evidenti i limiti della nostra proposta ed è emersa una mancanza molto grave di capacità espansiva nella società italiana. Sono limiti che ci obbligano a un confronto serissimo e sincero tra di noi”. Si legge nella lettera di Enrico Letta agli iscritti e alle iscritte sul Congresso Costituente del Nuovo Pd, ‘Apertura, opposizione, nuova vita’. “Perché il Pd, per sua stessa natura, deve essere un partito espansivo e largo. Se manca questa aspirazione entra in crisi la sua ragione d’essere. Per questo dobbiamo essere pronti a rimettere tutto in discussione. Ora possiamo farlo, dopo potrebbe essere troppo tardi”. “Fermarsi a enunciare le tante, pur legittime, ragioni consolatorie per un risultato che comunque ci assegna il ruolo di guida dell’alternativa sarebbe sbagliato. Non è questo l’atteggiamento col quale ho voluto interpretare il mio compito di guida del Pd. E non sarà questo il modo con cui vivrò questa fase. Quel che vi propongo è di accettare di entrare in profondità nei problemi per risolvere i nodi che ci bloccano e poi, a partire da questo sforzo genuino e determinato, di scegliere insieme la nuova leadership e il nuovo gruppo dirigente”.
Pd: Letta, ‘abbiamo perso ma siamo vivi, basi per ripartire ci sono’
“Carissime e carissimi, passati pochi giorni dal voto che ha sconvolto gli equilibri politici italiani ed europei e sento la necessità di rivolgermi a ciascuno di voi per ringraziarvi dello straordinario impegno profuso in questa durissima campagna elettorale”. Si legge nella lettera di Enrico Letta agli iscritti e alle iscritte sul Congresso Costituente del Nuovo Pd, ‘Apertura, opposizione, nuova vita’. “Abbiamo perso. Ne usciamo con un risultato insufficiente, ma ne usciamo vivi. E sulle nostre spalle c’è oggi la responsabilità di organizzare un’opposizione seria alla destra. Abbiamo il tempo e abbiamo la forza morale, intellettuale e politica per rimetterci in piedi. Le basi per ripartire ci sono”, sottolinea il segretario.