“Putin dimostra ancora una volta la sua visione neo imperialista di stampo sovietico che minaccia la sicurezza dell’intero continente europeo“. Così in una nota la presidente di Fdi, Giorgia Meloni, dopo la dichiarazione di annessione alla Federazione Russa di quattro regioni ucraine. Un’annessione che, ha detto Meloni, è arrivata “dopo i referendum farsa svoltisi sotto violenta occupazione militare” e non ha “alcun valore giuridico o politico”.
Zelensky: “Annessione farsa, libereremo tutta l’Ucraina”
“L’intero territorio del nostro Paese sarà liberato dal nemico, il nemico non solo dell’Ucraina, ma della vita stessa, dell’umanità, della legge e della verità”. Lo ha dichiarato Volodymyr Zelensky, in un video ripreso da Ukrinform, dopo l’annessione di quattro regioni ucraine alla Russia definita “una farsa”. Mosca “cerca di rubare qualcosa che non le appartiene, vuole riscrivere la storia e ridisegnare i confini con omicidi, abusi, ricatti e bugie. L’Ucraina non lo permetterà”. “Se non la fermiamo, la Russia non si fermerà ai nostri confini. Altri sarebbero sotto attacco: Stati baltici, Polonia, Moldova e Georgia, Kazakistan…”
Zelensky: “Non negoziamo con Mosca finché Putin presidente”
L’Ucraina non negozierà con la Russia finché Vladimir Putin ne sarà il presidente. Lo ha detto il leader ucraino Volodymyr Zelensky in un video su Telegram, replicando alle dichiarazioni capo del Cremlino durante la cerimonia di annessione di quattro regioni ucraine.
Medvedev: “La grande Russia è rinata”
“La verità trionfa! La Grande Russia è rinata!”. Lo scrive il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev su Telegram, pubblicando la foto di Vladimir Putin e dei quattro leader filo-russi delle regioni ucraine appena annesse dalla Russia che incrociano le mani sorridenti.
Consiglio d’Europa condanna annessione territori Ucraina
“Il Consiglio d’Europa condanna fermamente la decisione della Federazione Russa di procedere all’annessione illegale dei territori che attualmente occupa in Ucraina. La modifica forzata dei confini internazionali a scapito di un altro Stato sovrano, e i cosiddetti ‘referendum’ che l’hanno preceduta, costituiscono una grave violazione del diritto internazionale e non possono essere riconosciuti”. È la dichiarazione congiunta dei leader dell’organizzazione paneuropea, Simon Coveney, ministro degli Affari esteri irlandese e presidente del comitato dei ministri, Tiny Kox, presidente dell’assemblea parlamentare, e della segretaria generale Marija Pejcinovic Buric. “Il Consiglio d’Europa continuerà a stare al fianco del popolo e delle autorità del nostro Stato membro, l’Ucraina. Il nostro impegno per l’indipendenza, la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina all’interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti rimane inequivocabile e incrollabile. Chiediamo ancora una volta la fine immediata del conflitto e il ritorno della pace in Europa”, hanno aggiunto Coveney, Kox e Pejcinovic Buric.