Bonelli: “Salvini non può fare il ministro dell’Interno per tre motivi”

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“Sono tre i motivi per cui Salvini non può fare il ministro dell’Interno. Il primo è rappresentato dai rapporti di Salvini con la Russia: tutti i governi europei rimarrebbero stupiti da questa scelta e la credibilità del nostro Paese ne subirebbe un contraccolpo difficilmente rimediabile.” Lo scrive in una nota il co-portavoce di Europa Verde e esponente di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli.

“La seconda ragione -sottolinea- è che il suo partito è alleato con il partito di Putin, Russia Unita, con un patto scritto di informazioni tra le due formazioni politiche. Il terzo motivo, ma non meno importante – prosegue l’ecologista – è che Salvini ha un procedimento penale aperto nell’esercizio delle funzioni di ministro dell’interno. Che alla destra, che ha vinto le elezioni, questo non rappresenti un problema trasforma il tutto in un gigantesco problema di credibilità del futuro governo”, conclude Bonelli.

Ambasciatore Pontecorvo: “Meloni sa quel che fa, sceglierà al meglio”

“A livello mondiale c’è una situazione preoccupante a partire dalla crisi ucraina che ci è stata regalata da quest’ultima avventata iniziativa del presidente russo, fino alla tensione in atto nei Balcani o i problemi in Libia. Senz’altro, ci sarà da lavorare per il prossimo governo”. A dirlo, l’ambasciatore Stefano Pontecorvo a margine della convention ‘Italian conservatorism’ – organizzata da Fondazione Tatarella, Nazione futura e la rivista ‘The european conservative’ – in corso a Roma. Ai cronisti che gli chiedevano di un suo eventuale ruolo nel prossimo governo a guida di Fratelli d’Italia, Pontecorvo (che è stato anche rappresentante Nato jn Afghanistan) ha risposto: “Non ho la più pallida idea. So solo che Meloni ha portato un partito dal 2 al 26%, quindi sa esattamente quello che sta facendo. Sceglierà per il meglio”.

Lombardia, Tajani: “Ora pensiamo a governo, soluzione si troverà”

“Adesso pensiamo al governo, le elezioni per la Lombardia sono dopo, c’è anche il Lazio”. Così il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, interpellato sul duello alla Regione Lombardia tra Letizia Moratti e Attilio Fontana. “I problemi si risolvono sempre sedendosi intorno a un tavolo – ha aggiunto – sono convinto che come è stata trovata la quadra per questa campagna elettorale in cui il centrodestra si è presentato unito mentre il centrosinistra diviso, così si troverà una soluzione positiva sia per il governo sia per i candidati alle presidenze della Regione Lombardia e Lazio”.

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