Ucraina, Conte: “Kiev nella Nato ci rende co-belligeranti. Strategia euro-atlantica ci espone a una spirale pericolosa”

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“La richiesta dell’Ucraina di aderire, nel mezzo del conflitto, alla Nato, è una prospettiva che porta come conseguenza la piena co-belligeranza di tutti i Paesi membri dell’Alleanza”. Così il leader del M5s, Giuseppe Conte, in una nota. “Prevalga il dialogo, non possono essere le armi e le corse al riarmo la soluzione: l’Ue discuta con urgenza la necessità di una Conferenza internazionale di Pace sotto l’egida delle Nazioni Unite e il pieno coinvolgimento del Vaticano, in modo da riunire al tavolo i principali attori e interlocutori coinvolti nella crisi russo-ucraina. Abbiamo urgente bisogno che prevalga la razionalità di un percorso di pace alla follia di una continua escalation militare”, aggiunge Conte.

“L’escalation a cui stiamo assistendo con riguardo al conflitto russo-ucraino segnala alcune evidenze preoccupanti. Da un lato – sostiene l’ex premier in una nota stampa – la strategia del
regime russo che continua ad accumulare violazioni del diritto internazionale, da ultimo con i referendum-farsa promossi nei territori occupati militarmente a cui è seguita la dichiarazione di annessione alla Federazione russa, che però rimane del tutto illegittima e radicalmente viziata. Dall’altro lato, l’evidente ritardo dell’intera comunità internazionale, Unione Europea in primis, nel promuovere adeguati e convinti sforzi diplomatici per indirizzare il conflitto verso un percorso negoziale utile a risolvere il conflitto. In questo contesto, la richiesta dell’Ucraina di aderire, nel mezzo del conflitto, alla Nato è una prospettiva che porta come conseguenza la piena co-belligeranza di tutti i Paesi membri dell’Alleanza”.

“Dobbiamo dirci francamente che la strategia sin qui perseguita dall’alleanza euro-atlantica, a dispetto delle rassicurazioni secondo cui avremmo ben presto piegato il regime russo, ci sta esponendo a una spirale che rischia di sfuggire a ogni controllo. Non solo assistiamo a un crescente inasprimento del conflitto, ma – conclude Conte – stiamo sfiorando anche il rischio del ricorso ad armi atomiche e non convenzionali”.

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