Ucraina, Orsini: «Avevo detto che a ogni sconfitta della Russia sarebbe corrisposto un inasprimento della guerra. Ed è accaduto»

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«Ho sempre cercato di aiutare l’Ucraina. Sin dal primo giorno dell’invasione, avevo suggerito di trattare la possibilità di riconoscere l’indipendenza del Donbass per evitare la sua annessione alla Russia. Temevo che, con l’inasprirsi della guerra, la Russia, anziché accontentarsi dell’indipendenza del Donbass, avrebbe proceduto alla sua annessione. Ed è accaduto».

Così su Facebook il professor Alessandro Orsini.

«Avevo detto che a ogni sconfitta della Russia sarebbe corrisposto un inasprimento della guerra. Ed è accaduto. La Russia è arretrata a Kharkiv e la situazione dell’Ucraina è tragicamente peggiorata. Putin addestra 300,000 soldati, annette ben quattro regioni, e non esiste nessuna possibilità che Kiev possa riconquistarle stabilmente, pena la guerra nucleare», prosegue il docente, che domanda: «Che cosa dobbiamo fare? Dobbiamo impedire che Putin prenda anche Odessa perché una simile conquista porrebbe la Russia in contatto con la Romania, un Paese Nato, dove l’Italia ha un certo numero di soldati che potrebbe aumentare. Abbiamo il dovere di tutelare il nostro esercito e i nostri interessi nazionali.
In sintesi, dobbiamo trattare non più sul Donbass, ma su quello che la Russia si è presa oggi con la forza, non per colpa mia, ma per colpa di un gruppo di leader europei senza senso della realtà», spiega.

«Gli obiettivi della trattativa dovrebbero essere quattro: il primo è umanitario e gli altri tre sono politici.
Il primo obiettivo è fermare il massacro.
Il secondo è impedire il contatto diretto tra Russia e Nato in Romania.
Il terzo è impedire che Kiev perda ogni sbocco al mare.
Il quarto è portare quel che resta dell’Ucraina, più Odessa possibilmente, nell’Unione Europea.
Ai leader europei dico: non volete trattare? E allora dovere assumervi la corresponsabilità morale di questo massacro e delle devastazioni che affliggeranno l’Ucraina nei prossimi mesi.
Smettetela di illudere le persone inducendole a credere che l’Ucraina è in procinto di sconfiggere la Russia sul campo. Non è Roma-Lazio. La guerra è una cosa seria.
Non cito gli Stati Uniti perché è l’Europa che deve salvare se stessa», conclude Orsini.

Guarda il video: intervento di Alessandro Orsini il 21 marzo 2022 a Piazza Pulita

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