Petraeus: “Nucleare? distruggeremmo truppe russe in Ucraina”

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“Solo per darvi un’ipotesi, risponderemmo guidando uno sforzo della Nato – uno sforzo collettivo – che eliminerebbe ogni forza convenzionale russa che possiamo vedere e identificare sul campo di battaglia in Ucraina e anche in Crimea e ogni nave nel Mar Nero”: lo ha detto l’ex generale David Petraeus, già capo della Cia, in una intervista ad Abc rispondendo ad una domanda su cosa accadrebbe se Putin usasse l’arma nucleare. Secondo Petraeus, “deve esserci una risposta”, ma non necessariamente “nucleare contro nucleare”, per evitare appunto una “escalation nucleare”.

Nato: non commentiamo indiscrezioni su allerta Belgorod

“Non commentiamo presunte fughe di notizie o dettagli di intelligence”. Lo dice un ufficiale della Nato interpellato sulle notizie sull’esistenza di un’informativa dell’Alleanza secondo la quale il sommergibile russo Belgorod potrebbe voler testare il missile Poseidon nel mar Artico. Quanto al “sabotaggio” al Nord Stream, “è importante che le indagini in corso stabiliscano tutti i fatti”. Gli alleati Nato stanno scambiando informazioni, anche con Finlandia e Svezia”, e “intensificando la cooperazione per proteggere le infrastrutture energetiche critiche. Questo include il sostegno per la Norvegia da Regno Unito, Francia e Germania”.

Ucraina, Kortunov (Riac): ‘Uso armi nucleari non escluso se Nato interferisce direttamente’

L’analista russo Andrei Kortunov, direttore generale del Russian International Affairs Council (Riac), non esclude l’impiego, da parte della Russia, di armi nucleari. “Mi piacerebbe molto che non fosse possibile, ma non posso permettermi questo lusso”, ha affermato in una intervista al programma di Lucia Annunziata “Mezz’ora in più”. “La leadership russa ha dimostrato di essere pronta a una escalation. C’è molta ambiguità sull’uso delle armi nucleari. Penso che siano una sorta di ultima ratio, l’ultima argomentazione nel caso in cui la Nato interferisca direttamente nel conflitto”, aggiunge. “Magari la mobilitazione parziale è un segnale indiretto che il Cremlino vuole considerare una escalation diversa, non con l’uso di armi nucleari ma portando sul terreno forze umane. Ma il pericolo dell’uso delle forze nucleari rimane sempre. Magari per incidente, per errore, soprattutto se l’assistenza militare Occidentale all’Ucraina dovesse aumentare”.

Zelensky: sono sicuro che riusciremo a entrare nella Nato

“Nove Paesi della Nato hanno sostenuto le aspirazioni dell’Ucraina di diventare un membro a pieno titolo dell’Alleanza. Ci stiamo muovendo in questa direzione. Sono sicuro che realizzeremo questo nostro progetto”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto videomessaggio serale alla nazione, citato da Ukrinform.

Michel ai capi di governo Ue: “Restare uniti”

Al centro del vertice informale dei capi di Stato e di Governo dell’Ue a Praga del 6 e 7 ottobre ci saranno “i tre temi più pressanti, e interconnessi”: “la guerra della Russia in Ucraina, l’energia e la situazione economica”. Lo spiega il presidente del Consiglio europeo nella lettera di invito ai 27. Sul tavolo “come proteggere al meglio le infrastrutture strategiche”, il caro-energia e come garantire le forniture. “Più che mai – afferma Michel -, la chiave sarà la nostra capacità di restare uniti e coordinare la nostra risposta politica, in uno spirito di solidarietà e in difesa dei nostri interessi comuni”.

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