“Presumo che il Governo Meloni nascerà tra il 21 e il 25 ottobre. Il 20 Draghi sarà al Consiglio europeo. Ci sembra giusto che sia lui a cogliere i frutti oppure le delusioni di ciò che ha portato avanti in questi mesi nella Ue” sul prezzo del gas. “Non sarebbe giusto se fosse Giorgia Meloni a capitalizzare in un senso o nell’altro il lavoro di Draghi”. Lo afferma il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli (FdI), a margine dell’apertura della sede della Cgil un anno dopo l’assalto squadrista. Rampelli è convinto che “i corpi intermedi otterranno più risultati dal Governo Meloni piuttosto che dal Governo Draghi o da Governi di centrosinistra come quello di Renzi. Noi abbiamo una cultura di dialogo con i corpi intermedi”. Alla domanda se il Governo Meloni si spingerà a ritoccare il jobs act, Rampelli si schermisce: “Non voglio spingermi fino a questo punto”. Sullo scioglimento delle organizzazioni fasciste, Rampelli risponde: “L’ordinamento stabilisce che queste decisioni debbano essere della magistratura non della politica”.
Salvini ad alleati: “Squadra Lega all’altezza nessun tecnico”
Durante il vertice con Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi, Matteo Salvini “non ha avanzato alcuna pretesa né rivendicazione personale”. È quanto viene spiegato da fonti leghiste. Salvini ha invece ribadito un “concetto generale, per quanto riguarda il suo partito: ha in mente nomi all’altezza dei ruoli, di cui nessun tecnico”, viene sottolineato. L’obiettivo – si conclude – è trovare la quadra per un governo di centrodestra all’altezza.
Lega: “Noi pronti con la nostra squadra”
La Lega ha chiara la propria squadra di governo ed è pronta, ai massimi livelli. Le priorità del partito di Matteo Salvini sono la difesa degli stipendi, delle pensioni e del lavoro degli italiani, partendo da un decreto ferma-bollette che, visti i ritardi europei, non può più essere rinviato. Così fonti della Lega dopo il vertice di Arcore.