Governo, Berlusconi: “Non possono esistere, fra partiti alleati, veti o pregiudiziali verso qualcuno”

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“Non ho alcuno spirito di rivalsa. So di avere subito dei torti, ma mi hanno ampiamente risarcito gli italiani con l’affetto e il consenso che non hanno mai smesso di dimostrarmi”.

Lo afferma il leader di Fi Silvio Berlusconi, in un’intervista a ‘Il Giornale’.

In vista della formazione del novo governo “è importante che Forza Italia sia determinante sul piano dei numeri, ma ancora più determinante è la nostra funzione politica. Essere determinanti non significa ovviamente assumere un atteggiamento ricattatorio: non è nel nostro stile e non ce n’è bisogno perché i rapporti con gli alleati sono improntati a grande correttezza politica e cordialità personale”, dice ancora il leader di Fi.

“Posso dire solo due cose, in astratto, sul piano metodologico. La prima è che, a differenza di quanto si legge, non esistono, non possono esistere, fra partiti alleati, veti o pregiudiziali verso qualcuno. Se questo accadesse ma non è il caso nostro – non lo potremmo mai accettare. La seconda – dice Berlusconi – è che non procederemo con il manuale Cencelli in uso nella Prima Repubblica per spartire i posti di governo secondo i pesi delle singole forze politiche, ma utilizzeremo come primo criterio di scelta l’efficienza, la concretezza, la capacità di lavoro dimostrata nel tempo da ciascun candidato”.

Sulla squadra di governo che va formandosi, Berlusconi sottolinea che Giorgia Meloni “Non ha bisogno dei miei consigli. Ha la determinazione e la lucidità necessarie per guidare il Paese in un momento così difficile. Noi naturalmente saremo al suo fianco, io personalmente sarò al suo fianco quando sarà utile farlo nell’interesse del Paese”.

“Il problema giustizia esiste ed è grave, ma non è un problema personale”, afferma Berlusconi.

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