“Il bombardamento russo dell’Ucraina ha dimostrato, ancora una volta, che la Russia sta impiegando una piccola parte del proprio potenziale militare, ma la propaganda occidentale vuole farci credere che la Russia abbia esaurito tutte le energie per indurre le persone a sostenere le politiche di guerra del blocco occidentale guidato da Biden”.
“Se gli italiani si convincono che la Russia crollerà tra 24 ore, accetteranno più volentieri l’ultimo invio di armi pesanti. Il problema è che l’ultimo invio non è mai l’ultimo perché la Russia ha ancora un potenziale enorme a sua disposizione e la guerra si aggrava ogni giorno di più. Sarà lecito dire che la Russia non ha più la forza di combattere quando non avrà più nemmeno una testata nucleare nel proprio arsenale. Dovrebbero essere 5,977. Questo è un modo realistico di porsi verso la guerra in Ucraina”, ha spiegato il professore.
“Smettiamola di porci in modo così puerile nel dibattito pubblico e nei commenti su Facebook. Soltanto il realismo può salvare l’Europa. Noi europei viviamo di fantasie dal 24 febbraio 2022. Questo continuo ripeterci che siamo una ‘squadra fortissimi’ può andar bene in una lite tra bambini di 12 anni davanti a una puntata di Holly e Benji diretta da Checco Zalone. Ai cretini della guerra dico: smettetela di insultare e iniziate a esercitare la ragione critica. Questa non è una partita Juve-Milan; è una guerra sirianizzata nel cuore dell’Europa. E’ una tragedia. Chiunque lasci il proprio insulto su questa pagina si autodefinisce per quello che è: un cretino della guerra.
Avanzi l’Italia, avanzi la pace”, ha concluso
Orsini: “La situazione è sempre più tragica rispetto alla settimana scorsa”
“La situazione è sempre più tragica rispetto alla settimana scorsa. Sono poste le 3 condizioni necessarie per il lancio dell’arma nucleare” da parte della Russia nella guerra contro l’Ucraina, “le condizioni necessarie ancorché insufficienti”.
Lo ha detto il professor Alessandro Orsini a Cartabiabca.
“La prima condizione di base è militare, con il trasferimento delle testate nucleari tattiche al confine dell’Ucraina e pare che il trasloco sia stato effettuato. La seconda condizione è giuridica: Putin deve creare un quadro per giustificare l’uso dell’arma nucleare”, ha affermato il docente di sociologia del terrorismo internazionale. “La dottrina russa prevede che l’arma possa essere utilizzata per difendere il territorio nazionale, con il referendum farsesco la Russia ha annesso 4 regioni ucraine e ha creato un quadro normativo per giustificare un’offensiva nucleare. La terza condizione è di psicologia di massa, Putin deve creare un consenso emozionale attorno all’uso dell’arma nucleare”, aggiunge.
“L’attentato terroristico contro la figlia di Dugin deciso da Zelensky e l’attentato contro il ponte in Crimea, anche in questo caso ha le caratteristiche di un attentato terroristico, hanno fatto un favore a Putin: aumentano le persone che chiedono a Putin di usare l’arma nucleare. L’Occidente conduce una politica che esaspera il sentimento nazionalistico tra i russi. La Russia sta combattendo con entrambe le mani legate dietro la schiena, contro i 30 paesi della Nato e contro l’Ucraina. In Italia diffondiamo la narrazione che la Russia sia un paese di morti di sonno e che i soldati di Mosca non si reggono in pieni perché abbiamo bisogno di creare consenso attorno alle politiche della Nato”, ha detto ancora.