Boldrini: «Affermare il femminile è troppo per la leader di FDI, partito che già nel nome dimentica le Sorelle?»

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«La prima donna premier si fa chiamare al maschile, il presidente. Cosa le impedisce di rivendicare nella lingua il suo primato? La Treccani dice che i ruoli vanno declinati».

Così su Twitter Laura Boldrini.

«Affermare il femminile è troppo per la leader di FDI, partito che già nel nome dimentica le Sorelle?» domanda l’ex presidente della Camera.

La linguista Valeria della Valle, condirettrice del Dizionario della Lingua Italiana Treccani, in un’intervista all’Adnkronos ha spiegato: «Se vogliamo stare alla grammatica e all’aggiornamento della lingua italiana, Giorgia Meloni deve essere chiamata ‘la presidente’ visto che appartiene al genere femminile così come diciamo la giudice, la rettrice. Questa è la risposta linguistica».

Sotto il profilo invece della consuetudine sociale, ha osservato la studiosa, «se la presidente vuole essere chiamata in questo modo ne ha tutto il diritto. Così come ne ha diritto la direttrice d’orchestra Beatrice Venezi che rifiuta di essere chiamata direttrice d’orchestra e vuole essere chiamata direttore. Mai una persona che fa il mio mestiere direbbe che va imposto un uso al posto di un altro. Dico solo qual è la forma che rispetta la lingua italiana. Se poi alcune donne rifiutano queste regole ne hanno tutto il diritto. In Italia, durante il fascismo, c’è stata una politica linguistica. Ora, invece, non siamo nel fascismo: se queste persone amano essere declinate al maschile è una loro scelta personale e ideologica che non corrisponde all’uso grammaticale».

Il fatto di declinare al maschile o al femminile una carica, ha detto ancora la linguista, «è una consuetudine. Probabilmente tra cinquant’anni non faremo più questi discorsi perché si dirà normalmente la presidente, la giudice, la ministra e la sindaca. Ci vuole tempo».

Quanto all’uso dell’espressione ‘Sovranità alimentare’ per indicare il nuovo ministero risente «probabilmente dell’influenza del corrispondente ‘Ministère de l’Agriculture et de la Souveraineté alimentaire’ francese. Del resto questa espressione era già in uso da tempo, anche da parte della sinistra, per indicare il principio in base al quale le nazioni devono poter definire una propria politica agricola e alimentare in base alle proprie necessità», ha spiegato Della Valle.

1 COMMENT

  1. NON VOGLIO CERTO CONTESTARE LA LINGUA ITALIANA, “MA AI MIEI TEMPI” ERA CONSUETUDINE USARE IL MASCHILE INDIPENDENTEMENTE SE UOMO O DONNA – il sindaco >Maria Ics – il direttore d’orchestra Giulia Ipsilon – con alcune eccezioni e cioè la dott.sa – la proff.sa – la direttrice – Ora è moda mettere tutto al femminile e non si tiene presente che in certe occasioni il suono al femminile stride moltissimo, ma se non erro il cambiamento e avvenuto con le famose quote rosa ; se ben ricordo contemporaneamente, o quasi, si è anche modificato il dizionario mettendo in evidenza il femminile

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