“Ho illustrato la nostra decisione di difendere il marchio made in Italy. Ho contestato l’atteggiamento predatorio che la Francia ha manifestato in qualche occasione, ho trovato una perfetta comunità d’intenti nella difesa della sovranità alimentare alla quale anche Parigi tiene molto. Abbiamo parlato di Libia, immigrazione, infrastrutture. Ma la lealtà e la franchezza potranno portare soltanto vantaggi ai nostri rapporti. L’ho trovato assolutamente d’accordo su questa linea”. Così il premier Giorgia Meloni parla dell’incontro con il presidente francese Emmanuel Macron nell’ultimo libro di Bruno Vespa.
Meloni: “Ho formato governo serio e inattaccabile”
“A me interessava formare una squadra che funzionasse, un governo inattaccabile, serio, adeguato, ben calibrato. E credo di esserci riuscita”. Così il presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel libro di Bruno Vespa ‘La grande tempesta. Mussolini, la guerra civile. Putin, il ricatto nucleare. La Nazione di Giorgia Meloni’. “Non ho mai temuto davvero di non riuscire a fare un governo anche se ho preso in considerazione l’ipotesi di presentarmi in Parlamento senza un accordo preventivo con tutti gli alleati, quando alcune proposte mi sono sembrate irricevibili”, ha affermato.
“Nonostante io fossi andata incontro a tutti senza sfogliare il manuale Cencelli, perché i numeri avrebbero detto altro. Ma a me interessava formare una squadra che funzionasse, un governo inattaccabile, serio, adeguato, ben calibrato. E credo di esserci riuscita”, ha sottolineato il premier.
“Con Salvini si è stabilito un rapporto nuovo e diverso”, ha detto ancora Meloni spiegando che il leader della Lega “ha capito quel che si poteva e quel che non si poteva fare e mi ha aiutato a cercare soluzioni. In certe situazioni lui mi ha chiesto di aiutarlo, in altre io l’ho chiesto a lui. Franchezza reciproca senza polemiche. Un mediatore? Beh, il fatto di non schierarsi aprioristicamente con Berlusconi mi ha aiutato molto”.
E con il Cavaliere?, chiede Vespa. “Con lui c’è stata qualche incomprensione in più, figlia del passaggio di testimone”, ha risposto Meloni. “Quando si vivono certi momenti epocali, è fatale che ci siano delle scosse. Non so quanto sia stato ben consigliato all’inizio, ma devo riconoscergli la lucidità di capire quali fossero alla fine le priorità per non deludere chi aveva creduto in noi e nel ritorno dopo undici anni a un governo politico di centrodestra. Il suo discorso sulla fiducia pronunciato al Senato il 26 ottobre è stato bello e importante, e sono stata contenta di applaudirlo”, ha sottolineato il presidente del Consiglio. Vespa ha chiesto infine a Meloni perché ami parlare di “Nazione” e non di “Paese”. “Perché Paese è un luogo fisico, chiuso e delimitato, mentre la Nazione è un luogo dell’anima che tiene insieme cultura, identità, condivisione”.
Brava Meloni fatti rispettare e fai rispettare l’Italia soprattutto da queste quattro Nazioni: Germania, Francia,Olanda e Austria. Specie nel Made Italy e nel Marchio. Inoltre risolvere una volta per tutte la questione migratoria.