Norma anti-rave, Travaglio: “Ridicola, preoccupante e demagogica. Camicie nere e fondi neri però meritano tolleranza”

2
3284

“I rave party sono un’emergenza nazionale da richiedere addirittura un reato ad hoc punito col carcere fino a sei anni e con una dicitura così generica in cui si può far entrare di tutto? I rave party sono eventi abbastanza eccezionali e sono già normati. Mi sembra una roba un po’ ridicola, un po’ preoccupante e anche un po’ demagogica”.

Così intervenendo a “Otto e mezzo” (La7) il direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio.

“Il raduno di Predappio? Il nero delle camicie nere merita tolleranza, il nero dei fondi neri pure. Noi abbiamo delle leggi che vietano l’apologia del fascismo. Nel momento in cui si adotta la linea dura su raduni dove si ipotizza che si commettano reati, bisognerebbe adottare la linea dura anche sui raduni di segno opposto, nei quali sicuramente qualcosa di illegale c’era. È un po’ la stessa cosa che si è verificata quando Salvini era ministro dell’Interno. Quando i palazzi venivano occupati abusivamente da Casapound, nessuno sgombero – continua il giornalista – Quando invece venivano occupati dai centri sociali, si gridava allo scandalo. Bisognerebbe mettersi d’accordo. A Roma c’è un palazzo pubblico occupato da anni da noti neofascisti. Virginia Raggi ha provato sotto vari governi a farlo sgomberare. Se questi allora hanno la linea dura nel sangue, la tirino fuori anche per questi signori e li mandino via, visto che quello è un palazzo che va restituito all’uso pubblico”.

“Berlusconi ha piazzato il suo avvocato (Francesco Paolo Sisto, ndr) come sottosegretario alla Giustizia, dove peraltro bivaccava ai tempi del governo Draghi, ma all’epoca era un migliore. Domani tutti si accorgeranno del conflitto d’interessi. Abbiamo poi Valentini, un berlusconiano doc- prosegue- che va a occuparsi del Mise, cioè di televisioni. Barachini, fino a poco tempo fa presidente della Commissione Vigilanza Rai, va all’Editoria. C’è una signora condannata in appello a un anno e 7 mesi per peculato e va a fare il sottosegretario all’Università. Si chiama Augusta Montaruli ed è molto legata alla Meloni”, dice ancora Travaglio, che conclude: “Torna Durigon come sottosegretario, dopo che si era dimesso un anno fa a seguito di una campagna del Fatto. Aveva proposto di togliere il nome di Falcone e di Borsellino dal parco pubblico di Latina per intitolarlo a Mussolini. Non Benito, ma il fratello Arnaldo, che era pure corrotto. Ma poi che ci fa la Borgonzoni alla Cultura? È una che non sa nemmeno con quali regioni confina l’Emilia Romagna. Secondo lei, infatti, confina con l’Umbria e il Trentino Alto Adige. Questa cosa è preoccupante, soprattutto da parte di chi parla di merito”.

2 COMMENTS

  1. I RAVE non sono un’emergenza Nazionale, ma un problema per la sicurezza dei cittadini, capisco che a voi non interessa la sicurezza, tanto, certamente non vivete nelle zone di potenziale interesse per i RAVE, quindi non ve ne frega, ma ci sono cittadini che sono stati interessati dai problemi comportati da questi raduni, pertanto meglio risolvere i loro problemi che dar conto al vostro menefreghismo!

    • esistono già leggi per vietare i rave, sono reati lo spaccio di droghe, di alcolici, la preparazione e somministrazione di cibo contro ogni norma igienica e sanitaria, violazione di proprietà privata con effrazione, inquinamento da deiezioni di migliaia di persone ecc… e tanti altri reati, quindi non vi era necessità di una legge specifica, se non per darla a bere ai tanti cittadini creduloni.
      Il Governo Meloni inizia non con un piede ma due piedi sbagliati, se aggiungiamo il “tana libera tutti” dei medici non vaccinati, praticamente offendendo tutti quelli che responsabilmente si son vaccinati, medici e comuni cittadini.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here