Vittorio Sgarbi, in un’intervista a Repubblica, ha detto di voler dare un incarico al cantante Morgan.
«Non sono mai stato di destra, sono un anarchico. E in questo governo sono un plus», dice Sgarbi, che su Marco Castoldi annuncia: «Bisogna creare un dipartimento ad hoc per la musica, che deve essere affiancata all’arte, e lui avrà un ruolo. Morgan è un uomo di grande intelligenza, è un uomo libero, non si nasconde dietro la retorica degli slogan fascista/antifascista». E Sangiuliano? «Urbani era un marziano che si occupava di diritto costituzionale, credo. Con Sangiuliano ho un rapporto di amicizia da 30 anni, ho anche presentato un suo libro. Troveremo il modo di convivere. Lui rappresenta un’idea di cultura di centrodestra, io un’idea di conservazione del patrimonio. Nel segno di Benedetto Croce».
Il primo atto di Sgarbi da sottosegretario alla Cultura: «Restituire dignità alla Pietà Rondanini di Michelangelo»
In un’intervista al Corriere della Sera, nominato ieri sottosegretario alla Cultura, ha fatto sapere che il suo primo atto sarà quello di «restituire dignità alla Pietà Rondanini di Michelangelo che ha dei problemi di allestimento. L’hanno tolta dall’allestimento storico e l’hanno messa in una stanza anonima, volgarissima mancanza di rispetto per un capolavoro».
E poi «tante cose. Anche consentire che il Palazzo Ducale di Modena si chiami Palazzo Ducale. Adesso non si può mettere nemmeno un’insegna che si ribellano. Cose inverosimili».
La strategia del critico d’arte sarà la «conservazione», ovvero: «Un paesaggio tutelato dall’articolo 9 è sacro. Tu non puoi mettere al posto dei muretti a secco il fotovoltaico. Così come non puoi distruggere la Tuscia mettendo al posto della vite e dell’ulivo i campi fotovoltaici. Ci sono principi fondamentali che vanno rispettati. Occorre conservare nel modo più totale, più radicale possibile. Che poi nell’ambito dei beni culturali la conservazione ha un’accezione totalmente positiva».
«La parola conservatore è una parola legata ad un mondo di valori ma è di parte. Invece la parola conservazione è diversa: l’arte non è di destra né di sinistra. Al ministero Gennaro Sangiuliano è conservatore nel senso più ideologico mentre io lo sono nel senso proprio del termine», ha spiegato.
Lei ha fatto tutta la sua campagna elettorale a Bologna, dove era candidato e ha perso. Farà qualcosa anche per la città?
«Certo, a Bologna ci sono tante cose da fare, la Pinacoteca, il museo della città. Ma per Bologna bisogna insistere per avere il patrocinio dell’Unesco non soltanto per i portici di San Luca, tanto cari a Pierferdinando Casini», ha risposto Sgarbi.
E per cosa altro? «Per tutta la città, che ha una tradizione formidabile con Niccolò dell’Arca, il Carracci. Bisogna che Bologna diventi capitale dell’Unesco, patrimonio dell’Umanità», ha aggiunto.