”Troppe tragedie per colpa di chi guida ubriaco e drogato. Stiamo lavorando per intervenire sui codici per aumentare sanzioni e salvare vite”. Lo scrive il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, su Facebook, commentando il titolo di una notizia, con foto allegata: ‘Incidente con 4 morti sulla via Emilia a Reggio: conducente positivo ad alcol e droga’.
Rave, Gasparri: “Aperti a modifiche ma indietro non si torna”
“Ritengo che il decreto sui rave party sia giusto. Bisognava affrontare l’emergenza introducendo sanzioni più severe, la possibilità di sgombrare immobili o campi agricoli occupati, la possibilità di sequestrare materiale che, come abbiamo visto nel caso di Modena, è molto costoso e conferma quindi che alle spalle di tutto ci siano organizzazioni potenti evidentemente anche con la presenza di spacciatori di droga. Quindi il decreto era necessario e opportuno”. Lo sottolinea, ai microfoni di Radio Radicale, il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri. “Poi si può discutere sull’entità della pena massima, se non va bene sei anni si può mettere cinque, o su una migliore definizione della condotta che si vuole sanzionare – precisa – non si impedisce a nessuno la libertà di pensiero e di manifestare. Si vuole colpire invece una occupazione, un’invasione di ambiti privati con danneggiamenti, distruzioni, pericoli per l’ordine pubblico e danni fisici alle persone, anche di quelle che vengono ridotte in condizioni penose da queste feste dello sballo”. Quindi, Forza Italia “sostiene fortemente questa norma, aperta a eventuali modifiche di dettaglio, che non ne alterino la sostanza, ma che possano riguardare il tetto massimo di pena e la ancora piu’ precisa definizione del tipo di reato. Ma indietro non si torna”.
Visco: “Prospettive economia non preoccupano molto”
L’economia italiana non desta particolari preoccupazioni, nonostante prospettive globali “in chiaro peggioramento”. Lo ha detto il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco in una conversazione ospitata dall’Omfif. “Se si considera la posizione dell’Italia sia in termini di partite correnti che di debito pubblico, penso non ci sia da preoccuparsi troppo”, ha detto Visco. Sul debito pubblico in rapporto al Pil “abbiamo osservato una riduzione sostanziale dai massimi del 2020 quando è aumentato di 20 punti percentuali. Per la fine di quest’anno (tale aumento, ndr) dovrebbe essersi dimezzato e le aspettative sono per un’ulteriore riduzione nei prossimi 2-3 anni, anche se a un ritmo inferiore”, con un deficit Pil di circa il 5% quest’anno e “una previsione vicina al 3% il prossimo anno”.