“Il decreto rave? Quando ho letto il testo, da giurista prima che da politico, sono saltato sulla sedia. E’ assurdo che sia stato introdotto questo nuovo reato”, ha detto il leader del M5S Giuseppe Conte, intervenendo durante la puntata di giovedì di ‘Dritto e rovescio’ su Rete 4.
“Per una esibizione muscolare è stata introdotta una norma raccapricciante, da stato di polizia. Buona per regimi dittatoriali, per dittature sudamericane”, attacca Conte.
“Applichiamo la legislazione vigente anche ai raduni di 2mila e più persone che… inno fascista, saluto romano, camicie nere: quello è un reato a tutti gli effetti, si chiama apologia di fascismo”, dice l’ex premier in riferimento al raduno di Predappio. “Le forze dell’ordine anche lì sarebbero dovute intervenire per contrastare la flagranza di quel reato e denunciare alle procure”, afferma.
Meloni: “Rave party? Norma che rivendico, dissenso non sarà negato”
“È una norma che rivendico e di cui vado fiera perché l’Italia – dopo anni di governi che hanno chinato la testa di fronte all’illegalità – non sarà più maglia nera in tema di sicurezza”. Lo scrive in un post su Facebook Giorgia Meloni dopo gli attacchi dell’opposizione sul decreto anti-rave varato nel primo Cdm del governo. “È giusto perseguire coloro che spesso arrivati da tutta Europa partecipano ai rave illegali nei quali si occupano abusivamente aree private o pubbliche, senza rispettare nessuna norma di sicurezza e, per di più, favorendo spaccio e uso di droghe. Le strumentalizzazioni sul diritto a manifestare lasciano il tempo che trovano, ma vorrei rassicurare i cittadini che non negheremo a nessuno di esprimere il dissenso”, scrive la premier.
Rave: Meloni, non negheremo a nessuno esprimere dissenso
“Le strumentalizzazioni sul diritto a manifestare lasciano il tempo che trovano, ma vorrei rassicurare tutti i cittadini – qualora ce ne fosse bisogno – che non negheremo a nessuno di esprimere il dissenso”. Così il presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un post su facebook riferendosi alle polemiche sulle norme anti-rave. “A negarlo in passato, semmai, sono stati proprio coloro i quali oggi attaccano i provvedimenti del nostro Esecutivo, difendendo di fatto chi invade terreni ed edifici altrui. Abbiamo dimostrato che se lo Stato c’è, può garantire ai cittadini di vivere in una Nazione più sicura e che anche in passato si sarebbero potuti arginare episodi simili. Infine, vorrei ringraziare le Forze dell’Ordine che hanno gestito in modo ordinato e in piena sicurezza lo sgombero del capannone a Modena”, conclude Meloni.