«Sarà una casualità? Proprio ora che c’è stato un cambio di governo la cui leader ha assicurato massima determinazione contro la mafia!
Io continuo a non arrendermi e a ribadire con ancora più forza che sì, la mafia è una montagna di merda».
L’ex senatore del M5S Nicola Morra ha rilanciato così su Facebook l’articolo di Marco Lillo per Il Fatto Quotidiano che racconta come alcune carte dell’indagine sulle stragi di Firenze e Milano del 1993 siano sparite dal fascicolo inviato dalla Procura di Firenze alla Cassazione.
Si tratta del plico che riguarda l’annullamento delle perquisizioni a Nunzia e Benedetto Graviano, fratelli non indagati del boss Giuseppe Graviano già condannato per le stragi.
Come riportato dal ‘Fatto Quotidiano’ in un articolo a firma di Marco Lillo, dentro quel fascicolo erano state inserite delle carte provenienti dal dossier 4703 del 2020 «con indagati Marcello Dell’Utri e Silvio Berlusconi pendente in Procura a Firenze».
Nel fascicolo erano presenti anche una consulenza recente di due «esperti in materia bancaria sui flussi finanziari dell’inizio della storia del gruppo Berlusconi negli anni Settanta».
Sarà una casualità?
Proprio ora che c'è stato un cambio di governo la cui leader ha assicurato massima determinazione contro la #Mafia!
Io continuo a non arrendermi e a ribadire con ancora più forza che sì, la #Mafia è una montagna di merda. pic.twitter.com/e1jdf6XsxS— Nicola Morra (@NicolaMorra63) November 4, 2022
casualità ad orologeria