“Tra gli emendamenti del M5S segnalati non può che esserci l’abolizione della sciagurata norma che aumenta il tetto al contante a 5mila euro e di fatto fissa limiti inaccettabili ai pagamenti digitali sotto i 60 euro. Nessun italiano, men che meno in questo momento, pensa di andare in giro con valigette o scatole piene di contante, se non evasori, riciclatori e furbetti vari”.
Lo comunicano i componenti M5S delle Commissioni Finanze di Camera e Senato.
“Abbiamo dovuto assistere nei giorni scorsi, da parte della destra, addirittura alla mistificazione della proposta europea di fissare un tetto massimo al contante a 10mila euro, che è proprio il riconoscimento della necessità di un tetto europeo finora inesistente, con diversi Paesi che non lo hanno proprio, come strumento antiriciclaggio. Un’operazione manipolatoria di respiro cortissimo – continuano – che si scontra con le rumorose critiche all’aumento del tetto al contante arrivate in Parlamento da Bankitalia, Corte dei Conti, Upb ed espresse in altre sedi da autorevoli esperti come l’ex presidente della Corte costituzionale Franco Gallo. La realtà pura e semplice è che il centrodestra, a partire dai condoni tombali e dagli scudi fiscali degli anni 2000, non ha mai smesso di coccolare gli evasori fiscali e continua a farlo in questa Manovra”.
“Contestualmente, con un altro emendamento segnalato alla Legge di bilancio, proponiamo di reintrodurre il cashback di Stato, strumento che tra le altre cose ha permesso l’enorme diffusione delle identità digitali e che oggi, con il meccanismo premiale che lo contraddistingue, può fornire un validissimo aiuto contro l’aumento dei prezzi che sta fiaccando famiglie e lavoratori”, concludono.