“Stiamo studiando un meccanismo in cui il calcolo della bolletta dovrebbe in un qualche modo incentivare il risparmio e potrebbe esordire la prossima primavera”. Lo ha affermato il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti intervistato alla festa dei 10 anni FdI. “Vogliamo dare una fascia protetta di consumo del 70-80% degli anni precedenti tutelato allo stesso prezzo, poi se qualcuno consuma di più paga un prezzo più elevato”, ha aggiunto.
Giorgetti: “Nel 2022 manovra ogni due mesi, 2023 sarà uguale”
“A tutti quelli che si preoccupano anche in Parlamento e dicono che la manovra è blindata dico che l’esperienza del 2022 ci dice che ogni due mesi c’è da fare una manovra, ogni due mesi c’è un decreto che interviene sulla finanza pubblica e ahimè temo che sarà così anche nel 2023, perché il mondo in cui stiamo vivendo è in continua e perenne trasformazione”. Lo ha detto il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti intervistato alla festa per i 10 anni di FdI. “Le misure sono temporanee perché nessuno sa cosa accadrà tra tre mesi. Dobbiamo sempre muoverci cercando di fare il meglio alle condizioni date ed è quello che stiamo cercando di fare. Io rispetto a 4 settimane fa, quando ho scritto la legge di bilancio, già oggi ho delle condizioni diverse”, ha spiegato.
Manovra, Salvini: “Non fatto miracoli, non c’era tutto per tutti”
“L’emergenza è aiutare le famiglie sul tema bollette, luce, gas e lavoro. In questa manovra abbiamo messo più di 20 miliardi per aiutare famiglie con gli stipendi e le pensioni più basse a pagare bollette di luce e gas”. Lo ha detto, intervenendo a un sopralluogo alle case Aler di via Salomone, il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, per il quale “in questa manovra c’è anche l’aumento delle pensioni minime, l’aumento degli stipendi bassi e c’è l’aumento della flat tax per le partite Iva. Diciamo che in questi 56 giorni da quando siamo al governo di cose ne stiamo facendo tante”, ha aggiunto. “Miracoli non ne facciamo, visto che non c’era tutto per tutti qualcuno ci ha criticati, però siamo partiti da chi ha stipendi e pensioni pia’ basse”, ha sottolineato Salvini concludendo che la manovra’ “in Senato la voteremo, temo, il 28, 29, 30 dicembre”.