“Slitta la prima seduta di chemioterapia in carcere per Matteo Messina Denaro: era tutto pronto nella stanza dove sarà curato, proprio di fronte alla sua cella in modo da limitare potenziali contatti con altri detenuti, ma all’ultimo momento il boss avrebbe richiesto un ulteriore intervento del medico. In carcere è quindi tornato il professor Luciano Mutti, primario del reparto a gestione universitaria dell’ospedale de L’Aquila, che lo ha visto oggi per la seconda volta. Secondo quanto si è appreso, sono ancora in corso di approfondimento da parte dei medici del reparto di oncologia dell’ospedale dell’Aquila le valutazioni di documentazione medica in possesso del paziente, risultati di nuovi esami e ulteriori verifiche per stabilire, a questo punto, quando effettuare la somministrazione di chemioterapia”.
Lo riporta Rainews.
Si legge su Adnkronos.it che “«L’imputato Messina Denaro Matteo ha rinunciato a presenziare all’udienza». Sono le 10.43 quando il cancelliere del carcere di massima sicurezza dell’Aquila scandisce, collegato in videoconferenza con l’aula bunker del carcere Malaspina di Caltanissetta, lentamente, queste parole. La sedia preparata per il boss mafioso, arrestato lunedì mattina, dopo 30 anni di latitanza, rimane vuota”.
Pm di Palermo: “Lunga latitanza grazie ai fiancheggiatori”
“L’autista di una figura di spicco di una organizzazione criminale come quella mafiosa è necessariamente soggetto di assoluta fiducia della persona accompagnata”. Lo scrivono i pm della Dda di Palermo nella richiesta di convalida per Giovanni Luppino, l’autista di Messina Denaro. Il gip Fabio Pilato ha convalidato l’arresto. “Nessun elemento può allo stato consentire di ritenere che una figura che è letteralmente riuscita a trascorrere indisturbata circa 30 anni di latitanza, si sia attorniata di figure inconsapevoli dei compiti svolti e dei connessi rischi, ed anzi, l’incredibile durata di questa latitanza milita in senso decisamente opposto, conducendo a ritenere che proprio l’estrema fiducia e il legame saldato con le figure dei suoi stessi fiancheggiatori abbia in qualche modo contribuito alla procrastinazione del tempo della sua cattura che, altrimenti, sarebbe potuta effettivamente intervenire anche in tempi più risalenti”, scrivono ancora i pm.
Pm di Palermo: “Messina Denaro è custode della verità su pagine più cupe della storia italiana”
Matteo Messina Denaro è “verosimilmente custode di verità inerenti le pagine più cupe della storia repubblicana”. È uno dei passaggi della richiesta di convalida della procura di Palermo per Giovanni Luppino, l’autista del boss arrestato lunedì mattina con il latitante.