Intercettazioni, Travaglio: “Nordio parla di abusi, ma dal 2020 a oggi non ci sono stati”

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“Abbiamo chiesto le dimissioni di Nordio perché il ministro della Giustizia non viene pagato per riscrivere tutte le norme del processo penale e del processo civile. Il ministro della Giustizia è l’unico ministro citato nella Costituzione, dove è scritto che il suo compito è fornire alla giustizia gli strumenti per funzionare, non di inseguire i massimi sistemi. Nordio invece insegue i massimi sistemi e poi incappa in gaffe clamorose“.

Così Marco Travaglio intervenendo a Otto e mezzo (La7).

“Certamente c’è malcontento in un certo elettorato di destra – ha continuato il direttore del Fatto Quotidiano – Ti senti prima dire: ‘Siamo per la certezza della pena, siamo per Borsellino, siamo per l’antimafia’ . Poi vedi Nordio che attacca i magistrati antimafia il giorno in cui catturano Messina Denaro, dicendo che vedono la mafia dappertutto e che le intercettazioni non servono per i mafiosi perché questi non parlano di reati al telefono. Intanto è notizia di oggi che una intercettazione ha rivelato che alcuni mafiosi stavano parlando dello statuto scritto dai padri costituenti della mafia”.

“In più, Nordio continua ad arrampicarsi sugli specchi dicendo che lui vuole evitare gli abusi. Oggi c’è stata l’audizione del garante della Privacy che ha detto che, da quando è entrata in vigore la riforma Bonafede-Orlando, gli abusi segnalati dal 2020 sono zero. Cioè stanno parlando di niente. E tutto questo – ha chiosato Travaglio – perché devono nascondere il fatto che non vogliono più far scoprire i reati dei colletti bianchi. Quindi, ogni giorno si inventano qualcosa. Si continua ancora a parlare di separazione delle carriere. Ma intanto nell’ultimo anno 21 magistrati su 9mila hanno cambiato ruolo. E noi ancora parliamo di un tema che non esiste”.

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