Nella giornata di giovedì 26 gennaio la Guardia di Finanza del comando di Bolzano, con la collaborazione di altri reparti di Padova, Rovigo, Venezia, Vicenza, Lecco, Bologna, Milano e Roma, stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 18 persone, indagati per associazione a delinquere, finalizzata alla frode sull’Iva intracomunitaria, al riciclaggio e auto-riciclaggio.
Le indagini, condotte sotto la direzione dell’European public prosecutor office (Eppo) della sede di Venezia, hanno avuto inizio nel 2020 nel settore del commercio di materiale da cancelleria e di consumo per le apparecchiature di stampa.
La frode è stata architettata da due imprenditori padovani a capo di un’associazione a delinquere di cui facevano parte 30 indagati, grazie a una rete di società con sede nel Triveneto e in numerosi altri Paesi europei.
Il Corriere della Sera spiega che gli indagati «avvalendosi di un reticolo di società dislocate prevalentemente nel Triveneto e in numerosi Paesi dell’Unione Europea, curavano l’importazione in Italia di cancelleria e materiale da stampa, sistematicamente omettendo il versamento dell’Iva dovuta. Il meccanismo ha consentito ai due padovani e ai loro principali “associati” di rivendere quanto importato a prezzi estremamente vantaggiosi, in violazione del principio di leale concorrenza sul mercato».
La testata locale Alto Adige riporta che «erano state create anche delle società “cassaforte”, il cui scopo era nascondere il patrimonio accumulato grazie all’articolata frode. Un tesoro stimato in circa 58 milioni di euro di cui, tra le altre cose, fanno parte una Ferrari, numerose altre supercar e beni immobili di pregio. L’attività di riciclaggio, invece, si traduceva in remunerativi investimenti, sia in Italia che all’estero, nel settore turistico, nel campo della ristorazione, nel campo immobiliare e anche nell’acquisto di cripto-valute».
Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Padova, su richiesta del procuratore delegato europeo dell’ufficio di Venezia, ha firmato tre misure di custodia cautelare in carcere e otto di arresto domiciliare. Disposti anche tre obblighi di dimora e quattro divieti ad esercitare uffici direttivi di persone giuridiche ed imprese.
Ferrari e ville pagati con l’evasione dell’Iva: sequestri per 58 milioni https://t.co/64IZvSUogT
— Corriere della Sera (@Corriere) January 26, 2023