«Al di là di come sia davvero andata, e al di là delle scuse eventuali per ciò che ha detto su di noi, secondo il nostro regolamento Giarrusso non può essere tesserato perché fa parte di un gruppo diverso dal nostro al parlamento europeo, anche se è il suo è il misto, cioè quello dei non iscritti. Le regole che evitano le porte girevoli sia nazionalmente che sul territorio ci sono già. Basta applicarle».
Lo ha detto Stefano Vaccari, responsabile dell’organizzazione del Partito Democratico, in un’intervista rilasciata a Domani.
Quanto al numero di iscritti del Pd, Vaccari ha spiegato che «quest’anno per la prima volta il tesseramento poteva essere effettuato con una piattaforma on line oltre che con il metodo tradizionale, quello cartaceo. In occasione dello svolgimento delle primarie saremo in grado di fornire i dati, anche divisi per regioni e province, perché il regolamento che ha adottato la direzione per il congresso e le primarie prevede la possibilità di iscrizione fino al 31 gennaio per i nuovi iscritti e la possibilità di conferma di iscrizione per gli iscritti del 2021 fino allo svolgimento dei congressi di circoli. Gli iscritti sono un dato che evolve ogni settimana e farlo sapere prima di cominciare il procedimento congressuale serve solo ad alimentare polemiche».
«I dati degli altri anni sono noti. Nel 2021 gli iscritti erano 320mila. E raccontano che siamo il partito più grande del Paese, non solo quello che raccoglie il maggiore consenso tra i contribuenti con il 2 per mille. E che siamo un partito che risente della difficoltà di tradurre la partecipazione e il consenso nelle urne in adesione e militanza. Nonostante tutto ciò che sul territorio siamo ancora capaci di realizzare», ha aggiunto.