«Giusto per ricordare che la Costituzione della Reoubblica Italiana ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.
Giusto per ricordare che è in corso una controversia internazionale tra l’Ucraina e la Russia.
Già, proprio così, non è una “braciata” tra amici o una “pizzata” tra colleghi. E non è nemmeno facciamo Bungee Jumping Abruzzo sul ponte di Salle. Che ci crediate o no, è una controversia internazionale. In Ucraina c’è una cosa che la Costituzione Italiana identifica e classifica sotto la voce “controversia internazionale”».
Lo ha scritto su Facebook il professor Alessandro Orsini.
«Ne consegue che qualunque politico italiano dica che questa controversia internazionale debba essere risolta inviando i Samp-T e altri materiali bellici a Kiev sta violando la Costituzione Italiana. Tutto qui. Se poi i nostri politici ritengono di dover fare ciò che dice Biden e non quello che detta la nostra Costituzione, beh, facciano pure. Non ho problemi con questi traditori della Costituzione Italiana. Rispetto tutti. Ho problemi con chi mi prende in giro. Ho problemi con chi mi dice: “Orsini, ma quando mai? La Costituzione Italiana, per dirimere le controversie internazionali, prevede proprio l’invio massiccio di armi pesanti all’infinito, la devastazione di interi Paesi e il massacro dei popoli fino al rischio dell’escalation nucleare”», conclude il post.
chiedete a Orsini, se prima del 2014 Putin non abbia sobillato le popolazioni russofone affinché si scatenasse una guerra interna e poi “giustificare” l’attaule massacro.