Sanremo 2023, Grignani mostra messaggio contro la guerra sulla camicia. Gli utenti: «Stasera ha vinto lui»

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Alla fine della sua esibizione al Festival di Sanremo, Gianluca Grignani si è tolto la giacca e, dopo essersi messo di spalle, ha mostrato la scritta “No war” stampata sulla sua camicia.

Il gesto del cantante è stato elogiato anche da chi non ha apprezzato la sua canzone. Ad esempio, un utente su Twitter scrive: «canzone quasi imbarazzante, ma grande grandissimo uomo, e bella lezione di stile ai giovani fighetti».

«In un mondo di persone finte siate veri come Gianluca Grignani», si legge in un altro tweet.

«Gianluca Grignani che ferma l’esibizione, manda frecciate a Blanco, ricanta, proclama NO WAR prendendosi la standing ovation, dimentica i fiori, torna, li lancia in platea. Se non è +1000 al Fantasanremo, possiamo anche andarcene Sanremo», ha commentato il giornalista Alex Milone.

«Ha sbagliato. Ha ammesso l’errore. Ha fermato tutto. Ha chiesto scusa. Così facendo, si è fatto coccolare dal pubblico dell’Ariston ed ha ripreso a cantare con una performance che non gli era riuscita prima. Ed ha dimostrato di essere cresciuto», scrive un altro utente su Twitter.

«NO WAR scritto sulla camicia Sanremo 2023 Stasera Grignani ha vinto», secondo una cittadina.

«Finalmente un filo Putignano a interrompere l’egemonia della sinistra», si legge in un tweet dell’account satirico RE Giorgy Napolitano.

«Grignani a Sanremo 2023 ha parlato e cantato per me», scrive un utente condividendo la foto della camicia di Grignani.

«Grignani che dice “A 20 anni riuscivo”: prima stoccata a Blanco. Grignani che a fine esibizione lancia amorevolmente i fiori al pubblico: seconda stoccata a Blanco», si legge in un tweet.

Non sono arrivati solo apprezzamenti per il cantante, ma anche l’accusa di aver bestemmiato a fine esibizione. A riguardo, Grignani si è difeso dicendo: «Non so chi si é inventato questa cosa, ho detto “porto via” prendendo i fiori, non ho detto qualsiasi altra cosa. É passato su Rai 1 un messaggio di oltre un minuto contro la guerra, contro la violenza sulle donne e, fermando l’esibizione, anche sulla differenza che fa l’età. Questo è quello che vorrei che fosse colto».

1 COMMENT

  1. Una settimana di assoluto squallore italico in pieno declino culturale.
    Il festival è un minestrone d’acqua stagnante con ingredienti marcescenti.
    Credo sia anche impossibile capire perché gli italiani lo guardino in massa, perché ignoranti? perché masochisti? Per il gusto di vedere la decadenza culturale, etica e morale di una Paese mai diventato nazione ma con 3000 anni storia buttati nella discarica dell’incultura, rozzezza, barbarie, arretratezza?

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