De Masi a La Notizia: «L’informazione è monopolizzata: sappiamo quello che 20-30 persone vogliono farci sapere»

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«Oggi abbiamo una comunicazione monopolizzata da pochissime persone, saranno non più di una ventina quelli che fanno da mediazione tra ciò che avviene nella realtà e ciò che viene percepito da 60 milioni di italiani. E chi sono questa ventina? Quelli che tengono le chiavi della comunicazione o perché dirigono giornali di grande tiratura o perché gestiscono talk show di grande audience per cui praticamente noi non sappiamo quello che avviene realmente in Italia e nel mondo ma sappiamo quello che queste 20-30 persone vogliono farci sapere».

Lo ha affermato il sociologo Domenico De Masi in un’intervista rilasciata a La Notizia Giornale.

«E questa è una condizione terribile. E tutto questo è gestito dalla corporazione dei giornalisti, come un tempo gli aristocratici gestivano come risorsa la terra mentre gli industriali le fabbriche. Oggi i detentori del potere sono i gestori della comunicazione, ovvero i giornalisti», ha aggiunto.

De Masi ha spiegato: «Io sono un sociologo per cui noi sociologi conferiamo all’informazione e alla comunicazione in genere un ruolo e un valore particolari. In secondo luogo sono stato preside della facoltà di Scienze della comunicazione e sono particolarmente di parte. Credo che l’informazione e la comunicazione siano un fattore decisivo della dinamica sociale contemporanea ma, proprio perché è decisivo, è un fattore che si può appropriare sia di tutti gli aspetti positivi sia di tutti gli aspetti negativi di questa società. In questo momento io credo che la comunicazione, soprattutto per quanto riguarda la politica oggi è più responsabile degli aspetti negativi che non di quelli positivi».

« Il ruolo principale nella formazione dei comportamenti elettorali è giocato dai media, dalle televisioni. Ma parte di responsabilità vanno rintracciate anche nei partiti», ha anche detto De Masi.

1 COMMENT

  1. sistema totalitario travestito da democrazia, è la fine dei giochi carissimi italiani, ve ne siete accorti troppo tardi delle metastasi cancerogene sviluppate dai conflitti d’interesse.
    L’astensione al voto non è avvenuto per disamoramento verso la politica ma per il lavaggio del cervello che la stampa cartacea e microfonata produce per mistificare la realtà.

    E incredibile ma vero, non solo si è avverato quel che Joseph Pulitzer diceva agli inizi del 900: “Una stampa cinica e mercenaria prima o poi creerà un pubblico ignobile”, e nel 1950 Cesare Pavese scrisse: “Gli ignoranti saranno sempre ignoranti, perché la forza è nelle mani di chi ha interesse che la gente non capisca”.

    Esempio attuale è la vicenda Juventus, la stampa sportiva omette e mistifica la reale disastrosa situazione non solo del club in oggetto ma dell’intero settore calcistico, dai vertici federali FIGC, AIA nessuno escluso.

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