Luca Battisti, accoltellato davanti alla stazione Termini: «Sono miracolato, ho avuto gli occhi di Dio addosso e molta fortuna»

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«Sono miracolato, sto bene ho avuto gli occhi di Dio addosso e molta fortuna».

Lo ha raccontato durante la puntata odierna de I Fatti Vostri Luca Battisti, accoltellato davanti alla stazione Termini di Roma.

«Io sono milanese e interista e mi trovavo in un market a vedere il derby di Milano mentre stavo mangiando una lasagna riscaldata. Ero già stato in quella stazione ma ho scelto l’uscita sbagliata, sapevo ci fossero queste brutte persone ma avevo vinto il derby ed ero felice. Una persona mi ha chiesto se volevo comprare droga poi mi sono sentito le mani in tasca di altre due persone: uno mi ha preso il telefonino mentre l’altro frugava», ha detto.

«Ero in un piazzale con centinaia di persone attorno e una paninoteca molto famosa, non accettavo di esser derubato ho spinto via una persona e uno ha pensato di punirmi perché avevo reagito. Mi avevano già preso 15 euro e un telefonino a cui tenevo perché mi era stato regalato», ha raccontato ancora.

« Nessuno sembrava interessato all’accaduto, loro erano molto esperti, a quanto pare dal 2006 lo avevano già fatto otto volte ed erano liberamente fuori. Mi ha inferto tre coltellate dall’addome a sotto la gola, poi sono scappati, mi ha visto un’auto della polizia e hanno chiamato l’ambulanza che è arrivata con 40 minuti, poi sono svenuto e mi sono ritrovato in un letto di ospedale», ha spiegato.

«I medici mi hanno raccontato che la terza coltellata ha aperto un’arteria sulla spina dorsale che solitamente porta alla morte ma nel mio caso è andata bene. Ho un brutto segno sullo stomaco, devo aspettare un paio di mesi per iniziare a lavorare ed ho avuto 80 punti fuori e un centinaio all’interno», ha aggiunto.

Battisti ha detto di essere stato in coma per tre giorni e di avere ricevuto solidarietà: «Sia da amici ma anche da persone che non conoscevo. Pentito di essermi trasferito a Roma? Neanche per sogno, il mio capo mi ha detto che mi aspetta quando mi sarò rimesso. Voglio continuare a vivere a Roma. Ho vissuto a Londra, in Spagna, Francia, ho lavorato a Milano di notte che non è meno pericolosa di Roma, son passato negli scorsi giorni e quella gente non c’era, speriamo non duri poco. Adesso vado a Milano per andare a trovare i miei figli. Ho pensato a loro in quegli istanti, ora voglio abbracciarli».

«Se non avessi reagito non mi avrebbero accoltellato? Sarebbe successo a quello dopo di me. Questi signori sono stati arrestati 50 minuti dopo l’accoltellamento nella zona e con il coltello in mano, si sentivano dei leoni nel loro territorio. Queste cose non devono succedere. Mi aspetto che venga fatta rispettare la giustizia e che paghino caramente quanto commesso», ha concluso.

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