Nei giorni scorsi Pinuccio, l’inviato della rubrica “Rai Scoglio 24” di Striscia la Notizia, ha indagato sulla «transumanza Rai» a Sanremo durante la settimana del Festival.
«Si parla di circa 1100 persone, di cui 80 dirigenti o dirigenti/giornalisti. Tra questi, interi programmi Rai si sono trasferiti in Liguria: Oggi è un altro giorno di Serena Bortone, La vita in diretta di Alberto Matano e poi il TG1, il TG2, il TG3, RaiNews, Radio1, Radio2. Un vero e proprio trasloco da record, naturalmente a spese dei contribuenti», ha fatto sapere la trasmissione di Canale 5.
«Già nel 2020 la Vigilanza Rai aveva presentato un’interrogazione sulle “trasferte selvagge” dei dirigenti della tivù di Stato, “al Festival con parenti e amici”», spiega Pinuccio. Che aggiunge: «In quell’occasione non si seppe più niente, questa volta ci faranno sapere come sono stati spesi i nostri soldi?».
La carovana Rai a Sanremo: 1.100 persone. E chi paga? @Pinucciosono #sttiscialanotizia #pinuccio https://t.co/HUhYsrIVpF
— Striscia la notizia (@Striscia) February 22, 2023
. @ChiaraFerragni “sparita” dal dietro le quinte del Festival di @SanremoRai : l’esclusiva su Amazon la pagano i contribuenti? @Pinucciosono #striscialanotizia #Sanremo2023 https://t.co/UPqsAh23Dw
— Striscia la notizia (@Striscia) February 22, 2023
per questo motivo spero che il rinnovo contrattuale con la città di Sanremo passi dalla RAI a imprenditori privati.
La RAI ormai è un caravanserraglio pagato a caro prezzo dagli italiani.
«Mamma Rai» impiega 13.058 dipendenti, di cui 1760 giornalisti, suddivisi in 8 diverse testate: Tg1, Tg2, Tg3, TgR, Rainews24, Il Giornale Radio, Rai Parlamento e Rai Sport.
Il contratto giornalistico Rai è il più «blindato» d’Italia: il costo azienda medio annuo è di 200.000 euro per ciascuno dei 210 capiredattori, 140.000 euro per i 300 capiservizio, 70.000 euro per i neoassunti.
Nel mondo nessuna Tv pubblica ha tanti telegiornali nazionali. Un’anomalia che risale ai tempi della «lottizzazione»: ad ogni partito la sua area di influenza. Negli anni ha generato costi enormi poiché ogni testata ha un direttore, i vicedirettori, i tecnici, i giornalisti. E tutte le testate a coprire lo stesso evento. Che senso ha, visto che ogni rete ha già gli spazi dedicati agli approfondimenti e ai talk, proprio per rappresentare le diverse letture dei fatti? La BBC, una delle più grandi e influenti istituzioni giornalistiche al mondo, diffonde in Gran Bretagna un solo Tg: “BBC news”.